La Pontificia Fonderia Marinelli realizza la campana che la Regione Molise presenterà al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, in occasione della settimana dedicata al Molise, in programma dal 6 al 12 luglio prossimi.
Il bronzo pesa 740 kg, misura 110 cm in altezza e 105 cm di diametro ed è stata voluta da Andrea Di Lucente Assessore regionale alle Attività Produttive, Sviluppo Economico e Internazionalizzazione delle Imprese quale strumento concreto di promozione internazionale delle eccellenze molisane.
Ricca di bassorilievi, la campana vede incise le sagome dell’Italia e del Giappone artisticamente intrecciate che simboleggiano il legame storico e culturale tra i due Paesi; quindi i loghi del Padiglione Italia e della Regione Molise. Non manca Italia-chan, la mascotte ufficiale dell’esposizione italiana. Importante il bassorilievo del maestoso ciliegio che affonda le radici in una zolla che riproduce la forma del Molise.
In alto spicca la dicitura MOLISAKURA, che unisce il Molise e il Giappone attraverso il fiore di sakura, emblema di rinascita e bellezza effimera, sotto la frase ‘Tradizione che fiorisce nel futuro’, tesa a celebrare l’incontro tra la tradizione artigianale molisana e la cultura giapponese.
Non manca l’immagine del Genbaku Dome di Hiroshima, simbolo di memoria e resilienza, affiancata da delicate gru di carta, emblema giapponese di speranza e longevità. Quindi, due ulivi italiani che rappresentano la pace e il legame tra passato e futuro. L’incisione “80° HIROSHIMA” commemora l’80° anniversario del bombardamento atomico, invitando a riflettere sull’importanza della memoria condivisa e della cooperazione per un mondo migliore.
“La campana della Pontificia Fonderia Marinelli che verrà esposta al Padiglione Italia è simbolo di cultura e tradizione, di un territorio, il Molise, che vede nell’artigianato un elemento di grande eccellenza” ha commentato l’Amb. Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Osaka.
“La campana – ha aggiunto– è, da sempre, un simbolo di comunità che ispira tanto la cultura orientale quanto quella occidentale: in Giappone come in Italia, il suo suono scandisce momenti solenni e collettivi, e diventa oggi segno tangibile di un dialogo tra mondi diversi, uniti dalla ricerca di armonia e comprensione reciproca. Con questa campana portiamo in Giappone una delle tradizioni più antiche del nostro artigianato locale – ha fatto eco l’assessore Andrea Di Lucente – con la sua forza evocativa e la ricchezza dei suoi simboli, non è solo un’opera d’arte, ma un messaggio di amicizia e collaborazione. Sarà il suono di questa campana a ricordare al mondo l’importanza del dialogo, nel segno della cultura e della pace.”.
Al termine dell’esposizione la campana sarà donata alla città di Hiroshima come gesto di pace e segno di vicinanza tra i territori.