L’Associazione Rivista Kamastra, nell’ambito degli incontri formativi dedicati alla valorizzazione del patrimonio immateriale italiano, con particolare attenzione alla ricchezza linguistica tutelata dall’articolo 6 della Costituzione, ha organizzato a Termoli un importante evento dal titolo Le località bilingue italiane. L’iniziativa ha visto la partecipazione di illustri relatori, tra cui il dott. Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale con sede a Roma, e Antonello Barone, esperto della comunicazione e ideatore del Festival del Sarà – Dialoghi sul Futuro. Presenti diversi Sindaci e amministratori dei centri di minoranza linguistica, arbëreshe e croata, del Molise e dell’Abruzzo con Villa Badessa-frazione di Rosciano (PE), rappresentata dal Sindaco Simone Palozzo.
L’incontro ha tratto ispirazione dall’emissione filatelica dello scorso novembre, promossa dai Ministeri delle Imprese e del Made in Italy, nell’ambito della serie tematica Il senso civico: un francobollo dedicato alle dodici località bilingue italiane tutelate dall’art.6 della Carta Costituzionale, aspetto fondamentale della nostra identità culturale.
Nel suo incisivo ed importante intervento il Direttore Leandro Ventura ha proposto un’approfondita analisi sul valore delle lingue minoritarie, sottolineandone l’importanza come elemento fondante del patrimonio immateriale nazionale. Questi idiomi, spesso trascurati, rappresentano non solo uno strumento di comunicazione ma anche un veicolo di identità culturale, memoria storica e tradizioni condivise.
Nella sua relazione Antonello Barone ha affrontato il tema delle sfide e delle opportunità offerte dalle nuove modalità di comunicazione e interazione, in un contesto segnato dai rapidi cambiamenti e dalle innovazioni dell’era digitale in cui l’Intelligenza Artificiale ( IA ) sta prendendo sempre più piede. Barone, forte della sua esperienza e visione strategica, ha illustrato come le tecnologie emergenti e le piattaforme digitali stiano influenzando non solo il modo in cui comunichiamo ma anche il tessuto sociale e culturale che ci circonda.
Presenti numerosi operatori degli Sportelli Linguistici istituiti nei Comuni di minoranza arbëreshe e croata in conformità alla legge 482 del 1999. Questi rappresentano un esempio concreto di come le istituzioni possano promuovere la salvaguardia e la valorizzazione delle lingue minoritarie sul territorio.
Grazie al coordinamento dell’Associazione Rivista Kamastra, gli incontri formativi, sapientemente e fattivamente guidati dalle proff. Fernanda Pugliese e Maria Rosaria D’Angelo, non si limitano ad un’analisi teorica ma offrono sempre un’opportunità unica per avviare un dialogo costruttivo tra esperti, amministratori
locali e cittadini. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza del patrimonio linguistico come elemento identitario e risorsa per il futuro. Questo ciclo formativo si configura quindi come un’occasione preziosa per riflettere sulla pluralità culturale dell’Italia, un mosaico di tradizioni, lingue e storie che meritano di essere conosciute e tutelate per le generazioni future.
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Rossella De Rosa