Tartufi e Matese: un connubio “giovane” di poche decine di anni. Sicuramente molto prima e più consolidato nell’area pedemontana molisana, dove i romagnoli e gli umbri passavano interi periodi a cavare tartufo bianco. In tempi successivi anche le aree montane hanno dato il meglio di sé, aumentando in modo esponenziale la cerca e cavatura nelle faggete di quota.
Sabato 12 Aprile, alle ore 11, presso la sede del Parco Regionale del Matese, 6 Micologi– non proprio tutti cercatori di tartufi, ma sicuramente studiosi della disciplina micologica ipogea – presenteranno una loro pubblicazione proprio su questo connubio.
Si tratta di un primo testo che limita le risultanze pervenute dalla cerca e cavatura dell’area ricadente nel Parco Regionale del Matese il cui Ente gestore ha ritenuto patrocinare economicamente e moralmente il lavoro.
Sarà sicuramente un primo step, ampliando poi la descrizione a funghi ipogei (oltre le 8 specie e 1 varietà di tartufo) ritrovati in areali più ampi, montani e pedemontani, degli altri versanti del Matese.
La pubblicazione avrà una sua parte strettamente scientifica con la puntuale descrizione macroscopica – microscopica e delle caratteristiche organolettiche, non solo delle 8 specie e 1 varietà di tartufo, ma anche di ulteriori 28 specie di funghi ipogei, talvolta confusi semplicisticamente col nome di “tartufo”.
L’evento (interventi in copertina) è patrocinato dalla Fondazione San Bonaventura; Parco Regionale del Matese; Regione Campania; Consiglio Regionale della Campania; Campania Turismo – Tartufo e Territorio.
Amolivenews realizzerà le interviste e un servizio giornalistico.
Tra gli ospiti special guest Franco Pepe, pizzaiolo di fama internazionale, espressione della saggezza del territorio matesino nell’ambito gastronomico. Il buffet al termine sicuramente un momento edonistico che permetterà di accomunare tutte le idee.
L’appuntamento dunque è fissato a San Potito Sannitico (CE) in via Figulantina, presso la sede del Parco Rgionale del Matese.