Si è tenuto presso il Palazzo ex Gil di Campobasso il convegno I Gonzaga, signori di Campobasso – Mantova, Guastalla e i feudi meridionali. Promosso dall’ Opificio Culturale, l’evento è stato organizzato dalla Provincia di Campobasso, in collaborazione con Europe Direct Molise, e in partenariato con il Comune di Campobasso. Presenti oltre ai rappresentanti istituzionali di Regione e Provincia, il Sindaco di Campobasso, Marialuisa Forte con l’Assessore alla Cultura di Campobasso, Adele Fraracci, il Sindaco di Guastalla, Paolo Dallasta, l’Assessore alla Cultura di Guastalla, Fiorello Tagliavini, Raffaele Tamalio dell’Accademia Nazionale Virgiliana Mantova, e Walter Santoro con lo storico Mario Ziccardi, entrambi dell’Opificio Culturale. (tutte le foto in galleria fotografica in fondo all’articolo. n.d.r.)
È stata questa un’occasione di confronto e approfondimento su tematiche di grande rilevanza culturale, storica e sociale, grazie alla partecipazione di accademici, storici, ricercatori che hanno gettato nuova luce su un periodo storico di grande interesse per la città di Campobasso: si è potuto così esplorare il ruolo cruciale che la famiglia Gonzaga ha svolto nella storia di Campobasso e nel più ampio panorama culturale del Rinascimento italiano ed europeo, in particolare nel periodo in cui i Gonzaga detennero la Contea di Campobasso, dal 1530 al 1638, un’epoca che vide la città ricoprire un ruolo significativo sia dal punto di vista politico che culturale. Questo momento cruciale della storia locale fino ad ora è stato in realtà trascurato rispetto al più noto periodo dei Monforte ed è diventato invece oggetto di un approfondito studio da parte di ricercatori di spicco come Walter Santoro e Mario Ziccardi.
A coordinare con sapienza e rigore scientifico l’incontro è stato proprio Walter Santoro, presidente dell’associazione Opificio Culturale, che con la sua grande esperienza e acceso entusiasmo, oltre che preparazione, ha guidato i partecipanti in un viaggio tra passato e presente. Al suo fianco, il dott. Mario Ziccardi, storico e membro dell’associazione, che ha arricchito il dibattito con il suo puntuale e prezioso sapere relazionando sui di Capua, conti di Campobasso.
Tra le figure di spicco emerse nel convegno figurano Isabella di Capua e Ferrante I Gonzaga, due personalità che hanno incarnato l’intreccio tra potere, arte e diplomazia, tipico delle grandi famiglie rinascimentali. Il matrimonio tra Isabella e Ferrante, celebrato nel 1530, non solo sancì l’unione di due casate nobiliari di rilievo, ma rappresentò anche un evento simbolico che consolidò il legame tra Campobasso e la Signoria dei Gonzaga.
Un aspetto particolarmente affascinante è stata la scoperta di uno stemma nuziale rinvenuto nell’antico palazzo di famiglia, oggi chiamato Palazzo Cannavina. Questo emblema, testimonianza tangibile dell’unione tra le due famiglie, offre uno spunto prezioso per riflettere sull’uso della simbologia araldica come strumento di rappresentazione del potere e della legittimazione politica nel Rinascimento.
Grazie alle relazioni degli studiosi intervenuti, è emerso come la dominazione dei Gonzaga su Campobasso si inserisca in un contesto storico segnato da profondi cambiamenti sociali e istituzionali, in cui la famiglia mantovana esercitò un’influenza significativa non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche culturale.
Campobasso svolgeva un ruolo strategico all’interno del sistema feudale proprio dei Gonzaga. La città fungeva da nodo cruciale per i commerci e per il controllo del territorio, rappresentando una risorsa preziosa per la famiglia nobiliare mantovana.
L’analisi di lettere e documenti dell’epoca, ritrovati dagli storici negli archivi e biblioteche, ha permesso di ricostruire un quadro dettagliato delle dinamiche quotidiane e delle trasformazioni sociali che interessarono Campobasso durante il dominio dei Gonzaga.
Questo incontro ha rappresentato un ulteriore tassello nel mosaico della storia della città, aprendo nuove prospettive di ricerca e sottolineando l’importanza della collaborazione tra studiosi provenienti da diverse realtà culturali.
La riscoperta del passato dei Gonzaga di Campobasso non è solo un esercizio accademico, ma un’opportunità per valorizzare il patrimonio storico locale e rafforzare il senso di identità collettiva della comunità.
Rossella De Rosa
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