Un teatro pieno per ascoltare l’ex magistrato Luigi de Magistris e la presentazione del suo libro “Poteri Occulti”. Sabato scorso, 10 maggio, sul proscenio del teatro agnonese i giornalisti Maria Carosella, Francesco Bottone, Maurizio D’Ottavio e Vittorio Labanca hanno voluto saperne di più sul mondo occulto di mafia, ndrangheta, sacra corona unita e del mondo della criminalità dall’ex sindaco di Napoli, europarlamentare, magistrato e scrittore Luigi de Magistris, che non si è risparmiato neanche alle domande finali delle persone presenti in sala.
Un evento targato Centro Studi Alto Molise “Luigi Gamberale” con il patrocinio del Comune di Agnone e presentato dal presidente dell’associazione culturale Ida Cimmino con i saluti istituzionali dell’assessora Amalia Gennarelli.
Presenti in sala amministratori altomolisani ed il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, Vincenzo Cimino, come partener dell’incontro insieme con l’associazione “amici del Teatro Italo-Argentino”.
De Magistris ha spaziato nella storia vissuta come tutore dell’ordine in quei meandri che il Potere Occulto sempre presente in Italia, ha provato anche a sovvertire il sistema politico e democratico soprattutto negli “anni di piombo” che caratterizzarono con attentati, omicidi e stragi la Nazione dagli anni 80 in poi.
Ottimo giurista de Magistris ha affermato che il suo Vangelo è sempre stata la Costituzione nella quale ha trovato la possibilità di risolvere casi che potevano essere classificati extra legem e che hanno fatto giurisprudenza nel divenire del diritto.
E’ stato piacevole ascoltarlo e il silenzio e l’attenzione del pubblico presente ha stupito lo stesso relatore che per circa due ore ha intrattenuto una platea nella quale, però, mancavano buona parte dei giovani.
Il libro, Poteri Occulti, non è un semplice racconto, ma un momento di pura riflessione. Una sorta di vademecum del pensiero di De Magistris su come una democrazia, quale quella italiana, è riuscita anche grazie a uomini coraggiosi, a far fronte a quello che poteva e doveva essere un vero golpe non riuscito per il credo che magistrati dell’epoca, che, sacrificando anche la propria vita, hanno combattuto per una democrazia che è la coesione del divenire italiano.
Certamente non si è riusciti a sconfiggere la cancrena delle logge che lasciata la guerra “fisica” contro lo Stato si sono oggi trasformate insinuando il mondo imprenditoriale, economico e sociale ed agendo magari nel sommerso di ogni categoria.
Luigi de Magistris è un “paladino”, promettendo anche un impegno personale per le zone più depresse, come anche le altomolisane, qualora lo si coinvolga in battaglie tese per la sopravvivenza di aree più depresse sempre nell’imprimatur della Costituzione e della legalità.
Davvero un ottimo convegno a dimostrazione che il Centro Studi Alto Molise di Agnone fa riflettere con i suoi ospiti di spessore su problematiche nazionali ed internazionali più scottanti.
Ed Agnone aspetta ancora Luigi de Magistris, magari per la presentazione del suo prossimo lavoro editoriale visto che l’ex europarlamentare è già stato nella cittadina altomolisana, magari per qualche consiglio in più di come combattere i Poteri Occulti che non sono solo quelli delle grandi lobbies ma anche molte volte presenti ed incuneati in quei piccoli modi di amministrare e gestire la Cosa Pubblica e radicati nelle piccole realtà come nei paesini del centro sud d’Italia che spesso non trovano le risposte giuste per combattere soprusi, permessi e nascosti nelle anse di una giurisprudenza spesso fuorviante anche dalla Costituzione stessa.