Per la prima volta in visita all’ospedale San Francesco Caracciolo. Stamane, 22 novembre, il presidente della Regione Molise Francesco Roberti, accompagnato dall’assessore regionale Andrea Di Lucente ha varcato la soglia del nosocomio alto molisano soffermandosi in ogni servizio ed in particolare nelle sale operatorie che benché ristrutturate qualche anno fa con una spesa di circa 180 mila euro non sono entrate mai in funzione.
Ma in quale strategia di politica sanitaria regionale rientra il San Francesco Caracciolo?
“Il Caracciolo di Agnone resta fra i cosiddetti ospedali in area disagiata –ha esordito Roberti- In questa riorganizzazione sarà consentito all’ospedale di Agnone di avere nuova tecnologia che ha richiesto da qualche tempo come la Tac, il mammografo ed altro. Necessita solo ristrutturare i locali che dovranno ospitare le apparecchiature. Sulla base di questa riorganizzazione dovremmo essere anche attrattivi cioè il nosocomio alto molisano potrebbe essere molto utile per gli accordi di confine con l’Abruzzo e dare una serie di servizi oggi carenti in queste aree geografiche.
Entro marzo/aprile 2024 -ha assicurato Roberti- dovrebbero essere istallate tutte le attrezzature richieste.
Il Caracciolo deve essere rimodernato e abbiamo le risorse per farlo anche sotto l’aspetto strutturale. La difficoltà è reperire il personale ma anche questo problema sarà superato grazie all’Università del Molise dove verranno attivate 49 specifiche specializzazioni e questo è un caso unico in Italia.
Garanzie certe quelle sul Pronto Soccorso e su ciò che gli necessita. Si ricordi che il Pronto Soccorso è fulcro principale per le aree disagiate ed in particolare per quella altomolisana.
Mancano alcune figure professionali (cardiologo ed urologo, ndr) e credo nello sforzo dei sanitari presenti per tamponare questa falla dovuta al numero chiuso nelle facoltà di Medicina che penalizza e ha creato danni in tutte le regioni italiane.
Le sale operatorie –ha concluso il Presidente della Regione Molise- dovranno solo trovare la loro funzionalità ma ciò dipende dall’organizzazione aziendale: una cosa è certa non possono continuare a restare chiuse e negare un servizio ai cittadini”.
Ad accogliere Roberti, oltre a sanitari e responsabili della struttura sanitaria, col sindaco di Agnone Daniele Saia, anche l’ex primario di chirurgia, Nicola Iavicoli, suo amico da tanto.