“Tutto ebbe inizio dall’eruzione del 1631, quando il popolo si mise alla ricerca, in Montagna, della statua della Madonna, anche con torce accese di notte. Siamo in presenza di un’altra, grande tradizione secolare legata al culto della Madonna di Castello, zona alta di Somma Vesuviana, nel Parco Nazionale del Vesuvio. Il 3 Maggio ci sarà la salita alla vetta estrema del Monte Somma. Da non dimenticare la grande ristorazione sommese”, commenta Alessandro Masulli – Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana.
Tra i canti del mondo contadino una particolare attenzione è rivolta anche alla fronna, una forma di canto senza accompagnamento strumentale, una sorta di recitativo operistico, che i contadini usavano per comunicare tra loro a grandi distanze, portando la mano alla guancia per amplificare il suono. La fronna rimane, però, una tipica forma di canto che precede ancora oggi lo svolgimento della tammurriata, viene eseguita da un cantore solista che accompagna il suo gruppo fino al sagrato della chiesa.
Si assisterà a un incrocio di canti in montagna, di luci e di torce.
Venerdì per il gran finale della Festa, dalle ore 8 e fino alle ore 21 con cadenza ogni 30 minuti, sarà a disposizione il servizio navetta – bus da Piazza Vittorio Emanuele III alla località di Montagna Castello, zona Santuario, per dare la possibilità ai turisti e a tutti cittadini di poter raggiungere comodamente la Montagna e godere dell’evento. Il servizio di navetta – bus è stato organizzato dall’Assessorato ai Trasporti del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano. La prima corsa partirà alle ore 8 e si susseguiranno corse per Castello e viceversa, ogni 30 minuti. L’ultima corsa partirà da Castello alle ore 21.
Già dalle prime ore del giorno avrà inizio il pellegrinaggio verso la Montagna, verso il Santuario della Madonna di Castello, con la salita delle paranze di canto popolare provenienti da tutto il territorio. Il canto, le musiche, saranno nell’aria, ovunque, lungo i versanti di montagna, nelle principali località della zona montuosa di Somma Vesuviana.
“Ricordo che si potrà godere anche dell’ottima ristorazione. Siamo dinanzi ad una grande tradizione secolare, tra le più importanti della Campania e che si ripete ogni anno, iniziando dal primo Sabato dopo Pasqua. Quest’anno la Festa della Montagna, ha avuto inizio il 6 Aprile e si concluderà il 3 Maggio, quando le paranze di canto popolare omaggeranno la Madonna di Castello. Ci sarà la salita alla cima del Monte Somma, alla vetta estrema della Montagna. Attesi turisti stranieri e da tutto il Sud Italia per la Festa della Montagna che vedrà il suono delle numerose paranze di canto popolare. Siamo in presenza di un’altra, grande tradizione secolare legata al culto della Madonna di Castello – ha riferito Masulli.
La Festa, quest’anno, ha avuto inizio il 6 Aprile, ma il 3 Maggio ci sarà la parte più intensa, quando le tante paranze saliranno alla Cima del Monte Somma con il canto popolare tradizionale e il ballo. Dalle prime ore, la popolazione inizierà il pellegrinaggio verso la vetta estrema del Monte Somma. Si ptranno visitare anche le cappelle situate nei luoghi delle paranze, le quali saranno lungo i vari versanti della Montagna e il canto si sentirà anche nell’aria, in modo particolare nella zona del Santuario mariano di Santa Maria delle Grazie a Castello.
Somma Vesuviana è nota per la proverbiale ristorazione e tradizione culinaria. Tutto nasce dall’eruzione del 1631. Dalla cima del Monte Somma, lo scenario unico su tutto il Vesuvio, Penisola Sorrentina, Golfo di Napoli, farà da sfondo a canti popolari, balli di tradizione”. Le origini della Festa della Montagna sono origini secolari, antiche.
Nel 1631 un’eruzione potente del Vesuvio distrusse parte del paese di Somma Vesuviana e anche la cappella dove era la statua della Madonna di Castello. Tutta la popolazione avviò una ricerca capillare, anche notturna con l’accensione di torce, al fine di ritrovare la statua della quale venne riportata alla luce la testa. Il Sabato dopo Pasqua la testa della Madonna venne riposizionata e da allora ha avuto inizio una delle più belle tradizioni popolari del territorio.
Oggi la Madonna di Castello è nel Santuario Mariano di Santa Maria delle Grazie, in località Castello, sul Monte Somma. Una tradizione, oggi, accompagnata anche dal canto che ha radici antiche e forse millenarie antecedenti all’epoca cristiuana, ma che nel tempo ha sempre più raccontato il territorio, la devozione mariana, la prosperità, il patrimonio agricolo.
Ogni anno, il primo Sabato dopo Pasqua è Sabato dei Fuochi e la Festa denominata anche come Festa della Montagna, termina il 3 Maggio. E’ un evento che vede “capitale” del territorio Somma Vesuviana, ma allo stesso tempo anche la partecipazione delle genti di tutti i borghi pedemontani del Monte Somma. Una tradizione secolare in ricordo di quanto accadde, di sera, in più punti, vengono accesi anche dei falò, mentre le paranze di ritorno dal Ciglio del Monte Somma, fanno luce nel buio con numerose torce, a ricordo di quanto accadde nel 1631. In questi giorni abbiamo avuto le paranze di Brusciano, Pomigliano, Marigliano. Il 3 Maggio ci sarà la salita alla Montagna con tutte le paranze di canto popolare.