Oggi posso affermare di essere un po’ disorientato, perché siamo avvolti da due avvenimenti importanti: la morte del Papa, che ha messo in moto, dopo che tanto ci ha insegnato col suo fare e col suo dire, un fiume umano di uomini, donne e bambini per riceverli, inerme per l’ultimo saluto. È impressionante scoprire quanto questo uomo, venuto da un posto lontano, sia stato capace di entrare nel cuore della gente.
Poi, oggi si celebra l’80° anniversario della liberazione dal fascismo. E un uomo oggi non si può dimenticare, perché è sicuramente il simbolo di quella libertà che fu soffocata e repressa per venti anni. Giacomo Matteotti.
E che per molti versi può essere paragonato a Francesco per il suo dire e fare a favore della libertà che gli italiani stavano perdendo. Lui ci perse la vita, fu assassinato e il suo corpo martoriato.
Come si fa a non ricordarlo? Fino a questo momento non ho sentito una bocca, intrisa sì da risentimento, pronunciare invece il suo nome e portarlo a esempio di vita data effettivamente e totalmente per la libertà degli altri, in quei giorni che si vogliono dimenticare e oggi affermare per quelli che poi seguirono nel segno della libertà recuperata.
E così torno a ripetere, ad invitare la nostra amministrazione comunale di non dimenticare quell’uomo, simbolo sì della concreta libertà. Che amò questo nostro paese attraverso la sua frequenza turistica. Di ricordarlo degnamente, intitolando a lui quella piazzetta, dove in quei giorni si affacciava per scorgere il sole che si alzava su Roccaraso. E poi una lapide apposta su quella parete
per dire agli altri turisti e ricordare ai roccolani che lui deve essere nei cuori di tutti, se tutti vogliamo essere liberi.
Sindaco, non essere refrattario, fai qualcosa, sei ancora in tempo per il prossimo 10 giugno. Sono certo che sia un dovere di Roccaraso agire in tal senso anche perché questa località turistica fu dilaniata, polverizzata dalla furia nazista. E chissà se interessandolo prontamente possa essere presente il Presidente della Repubblica.
Io ci credo e voi? Lei?
Ugo Del Castello