Si terrà sabato 20 alle ore 18.00 il consiglio comunale di Agnone. Ancora una volta l’amministrazione del sindaco Saia voterà una cittadinanza onoraria. Questa volta, la richiesta è stata avanzata degli “Attivisti del gruppo Amnesty Agnone” a favore dell’egiziano Patrick George Zaki detenuto nelle carceri del suo Paese di origine.
“In seguito al suo ritorno in Egitto per una vacanza con la sua famiglia -spiegano attivisti agnonesi di Amnesty International Abruzzo-Molise– Patrick – studente egiziano del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, è stato arrestato e torturato dalle autorità egiziane, perché attivista dell’Egyptian Initiative for Personal Rights e per le opinioni politiche espresse sui social media.
Da più di 13 mesi è sottoposto a custodia cautelare in carcere che, udienza dopo udienza, si sta protraendo impedendogli di tutelarsi e di vivere dignitosamente. Proprio alcuni giorni fa, infatti, si è venuti a conoscenza di un nuovo prolungamento della detenzione. Tutto ciò fa di lui un prigioniero di coscienza. Patrick, da quanto ci giunge attraverso le sue lettere, è stanco, solo e ha bisogno dell’aiuto di tutti noi; è lui stesso ad ammetterlo: “Ho passato in carcere troppo tempo e ogni giorno si fa più pesante”.
“Per questo – concludono – noi attivisti del gruppo Amnesty Agnone abbiamo formalmente richiesto all’amministrazione comunale di Agnone di conferire la cittadinanza onoraria a Patrick, per porre ancor di più l’attenzione su questa vicenda e per chiedere a gran voce la sua liberazione. Con questa azione speriamo di far capire quanto nulla possa essere dato per scontato, neanche i diritti umani”.
Chissà se un domani questo “figlio” di Agnone verrà a conoscere la sua nuova cittadina.
Il sindaco Saia, in poco più di sei mesi dall’insediamento, è all’attribuzione della seconda cittadinanza onoraria. Qualche mese fa Agnone, come tante cittadine italiane, conferì la massima l’onorificenza al Milite Ignoto.
Vila