Nuovo pre-triage anche nell’ospedale di Castel di Sangro con la completa riorganizzazione dei percorsi dedicati ai pazienti covid. Si tratta di una zona-filtro che serve a monitorare i pazienti che arrivano al pronto soccorso e a indirizzarli nei distinti percorsi a seconda delle necessità. Il pre-triage comprende in totale 9 locali: uno per la sala d’aspetto, uno per effettuare i tamponi, 2 per i casi sospetti, 2 per le Usca, 1 per l’infermeria, 2 dedicati ai depositi sporco/pulito, oltre ai servizi igienici per utenti e operatori sanitari. Con la nuova organizzazione logistica, le persone positive al tampone non entrano in ospedale perché, tramite l’ambulanza e secondo itinerari ben codificati, vengono trasferite in altri presidi poiché a Castel di Sangro non vi sono reparti covid.
Se invece i pazienti che arrivano al pronto soccorso risultano negativi, vengono assistiti in base alle specifiche esigenze e, se necessario, ricoverati in uno dei reparti dell’ospedale. Intanto, come riferito dal primo momento dell’inaugurazione, a Sulmona sono stati spesi 140 mila euro per un pre-triage vuoto, al momento inutilizzabile. Mancano le bocchette per l’ossigeno e la Tac per i Covid è collocata nell’ala vecchia con i percorsi che restano di fatto identici alla prima e alla seconda ondata.