In Alto Sangro ci sono cittadini di serie A ed evidentemente quelli di serie B. Altrimenti la questione non si spiega: perché gli ultrasettantenni dei paesi ricadente nell’area del Parco d’Abruzzo – Pescasseroli in testa – sono costretti a viaggi estenuanti per raggiungere i centri vaccinali di Pescina e Castel di Sangro? Eppure per gli ultraottantenni, settimane or sono, le inoculazioni sono state eseguite negli ambulatori dei centri montani.
Una considerazione che tra i cittadini residenti nell’area del Pnalm si sta diffondendo di ora in ora; come se la sanità pubblica non fosse un diritto di tutti. Ed ancora una volta – tra l’indifferenza di chi dovrebbe intervenire energicamente- spicca la voce di Salvano Di Pirro (Segretario Provinciale di Rfc), che denuncia con forza la questione ed invita alla mobilitazione i politici locali, i sindaci e, maggiormente, i medici di base.
A.F.
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