Una commemorazione soft così come vuole il periodo di pandemia. Una corona depositata sotto il monumento ai Lavoratori nell’area artigianale “Giovanni Paolo II°”. Presenti gli uomini della Polizia Locale e della Protezione Civile insieme al Sindaco Saia e al minisindaco, che è il figliolo del primo cittadino di Agnone. Nessun invito e nessuna pubblicità per l’evento. Così la commemorazione della Festa dei Lavoratori oggi 1 maggio ad Agnone.
Quindi il pensiero del sindaco pubblicato sulle pagine di Facebook come oramai nello stile di Saia.
“In un mondo fortemente lacerato dal dilagare della pandemia –scrive Saia- questa giornata assume un significato ancora più forte e importante.
Infatti, ci ricorda quanto sia necessario continuare a lottare per difendere i diritti, soprattutto quelli a sostegno delle tantissime persone che hanno perso il loro impiego a causa delle normative restrittive anti-Covid.
Sarà importante, negli anni avvenire, arrivare a un cambio di passo che riporti al centro le tematiche di tutela dei lavoratori. Sono ancora troppe le morti sui luoghi di lavoro, sono ancora troppe le persone che sfidano ogni giorno la sorte per portare a casa lo stipendio necessario per il sostentamento, sono ancora troppi i lavoratori in nero che sfuggono a qualsiasi forma di protezione contrattuale.
Inoltre, nell’ottica di estensione dei diritti, bisognerà lavorare sul contrasto di ogni forma di discriminazione lavorativa basata sul genere. Il tema posto all’attenzione dell’opinione pubblica negli ultimi anni è quello del cosiddetto “soffitto di cristallo”, ovvero un soffitto da cui è le donne possono vedere il lavoro degli altri uomini (posti ad un livello più alto) senza poter raggiungere il piano superiore a causa della barriera di cristallo. Sarà necessario abbattere ogni differenza di posizione e di salario per permettere a tutte e tutti di poter esprimere al meglio le proprie capacità, per raggiungere una vera uguaglianza sociale.
E se pensate che le lotte per i diritti dei lavoratori non servano a nulla -conclude il sindaco- ricordatevi che, anni fa, l’orario lavorativo standard superava anche le 12 ore giornaliere, che anche i bambini più piccoli venivano sfruttati nei luoghi di lavoro e che non esisteva alcuna forma di previdenza sociale.
Buona festa dei lavoratori a tutte e tutti!”.
V.L.