Dopo i mezzi meccanici su nidi del Fratino e su piante rarissime, ecco le manovre spericolate di parapendii che non solo disturbano la fauna in un’area protetta, quella del Cerrano, ma mettono a rischio l’incolumità dei cittadini.
Ieri i volontari della Stazione Ornitologica Abruzzese erano impegnati all’altezza della Torre di Cerrano nel monitoraggio dei fratini.
Alle 17:15 sono arrivati da nord due parapendii a motore. Uno volava a quota bassissima sfiorando letteralmente il bagnasciuga. Il tutto con diverse persone sulla spiaggia, bambini compresi. A quel punto, non contento, proprio a pochi metri dalla testa dei presenti, ha fatto una spericolata virata a 180 gradi per tornare indietro.
Sarebbe bastato un errore umano o un malfunzionamento meccanico per causare un incidente che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
Il sorvolo delle aree protette è vietato, tranne apposite autorizzazioni. Non sappiamo se siano state chieste e rilasciate (comunque non consentirebbero certo di volare in quel modo!). Inoltre a Cerrano è severamente vietato disturbare la fauna selvatica, addirittura in questo caso in un momento delicatissimo per la riproduzione di diverse specie. Per questo la SOA ha scritto al prefetto di Teramo e agli altri enti affinché la bravata sia sanzionata, chiedendo altresì controlli reali su un litorale che sempre di più ci pare terra di nessuno.