Una doppia festa in onore di Sant’Onofrio ad Agnone. La prima quella di stasera 30 maggio, in forma ridottissima ancora per la prudenza contro il diffondersi del covid, senza processione ma con la benedizione dei mezzi da parte del parroco don Onofrio Di Lazzaro, che alle ore 18.00 si recano nella badia sul monte Sant’Onofrio, nella omonima chiesetta, per prelevare la statua dell’Anacoreta e portarla nella chiesa di Sant’Antonio di Agnone.
Qui la celebrazione all’aperto della santa Messa e quindi la benedizione delle automobili dalle quali è vietato scendere sempre per le norme antiassembramento.
Ad Agnone, anche quest’anno, non ci sarà la storica processione con la banda, come annullata anche quella dell’11 giugno quando la Statua veniva portata a spalla da sole donne, per i circa cinque chilometri, tutti in salita, sul percorso che lega Agnone al Monte Sant’Onofrio e dunque alla Badia dedicata al Santo, dov’era consuetudine il pic-nic dei partecipanti sui prati fra le bancarelle e la festa.
Non ci sarà il rinfresco organizzato da sempre nelle contrade Secolare e Porfilio ed il classico fuoco pirotecnico. Una tradizione, quella in onore di Sant’Onofrio, che anche gli emigrati agnonesi a Montreal (Canada) rispettano con l’identica copia della statua portata in processione, fino alla loro chiesa eretta e dedicata proprio all’Anacoreta.
“Durante il percorso, tutto in salita –narrano gli storici- si fanno due fermate nelle contrade di Secolare e Porfilio: qui i pellegrini vengono rifocillati dai devotissimi contadini. I musicisti della banda che non partecipano alla processione sono ospitati dalla famiglia Masciotra (Déucce).
Nel momento in cui il corteo processionale giunge nei pressi delle Masserie Porfilio, in località Malpara, al suono delle campane della Badia, corrisponde un consueto fuoco d’artificio.
Lo spettacolo del fuoco pirotecnico viene offerto dalla famiglia Pannunzio residente a Youngstown (Ohio-Usa), la stessa che nel 1958 donò alla chiesetta l’altare di marmo. Poi in serata ad Agnone la festa con i fuochi artificiali che caratterizzano una giornata che è certamente fra le più partecipate dal popolo agnonese”.
Sant’Onofrio lo si vuole come “Protettore degli oggetti smarriti, delle donne che cercano marito e degli studenti con problemi scolastici e di studio”.