“Dibattiti e testimonianze su disabilità e salute psicologica”: questo il titolo dell’evento organizzato a Castel di Sangro dalle associazioni culturali Università sulmonese della libera età e Terza pagina e Silvia Marinelli, psicoterapeuta e consigliera comunale, con il patrocinio della Città di Castel di Sangro.
L’appuntamento è fissato per giovedì 26 agosto alle ore 18 presso il Teatro Francesco Paolo Tosti in via Porta Napoli; una rassegna di interventi per riportare al centro del dibattito castellano il tema della disabilità e della salute psicologica e restituire visibilità a storie di vita e “fragilità”, spesso relegate nell’ombra.
Nel corso della serata saranno coinvolte due psicoterapeute del territorio, Raffaella Sammartino e Laura Catullo, che tratteranno rispettivamente tematiche legate a fenomeni ansioso-depressivi e problematiche che investono maggiormente l’età giovanile e adolescenziale.
A seguire Nicola Lancellotta, vicepresidente della Comunità di accoglienza e recupero Figlia di Sion, affronterà il tema dell’emarginazione sociale e delle dipendenze da droga, alcol e gioco; parteciperanno con il racconto della propria esperienza anche alcuni ragazzi ospiti della Comunità.
Subito dopo, sul palco del Teatro Tosti, a dar voce all’Anffas onlus Castel di Sangro (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), documentando successi, progetti e criticità, saranno la presidente Elide Isabettini e la vicepresidente Lia Nobile.
Atteso e di grande interesse sarà l’intervento di Dario Verzulli, presidente dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus, che condurrà il suo racconto attraverso il percorso di ricostruzione sociale che lo vede impegnato ogni giorno nella lotta per i diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie.
«Il sistema di tutela della disabilità e della salute psicologica è fragile», afferma Silvia Marinelli, psicoterapeuta e consigliera comunale di Castel di Sangro, tra gli organizzatori dell’evento. «Purtroppo oggi molto ci separa dal rispetto dei diritti delle persone più vulnerabili. Questo ci deve far riflettere necessariamente sulle scelte che operiamo ogni giorno. È impellente l’esigenza di tornare a puntare il riflettore su tali tematiche, collaborando nel costruire una rete territoriale solida e una leadership istituzionale che rappresentino le persone vulnerabili e i loro familiari e che siano in grado di rivendicare i loro diritti. L’evento che si terrà a Caste di Sangro rappresenta un’occasione per gettare leb asi per un cambiamento culturale e sociale che coinvolga l’intera comunità; per questo auspichiamo una partecipazione delle autorità locali e di un pubblico sensibile a tale tematiche.»