Già vincitore del premio Campiello nel 2020 il racconto in cui prende vita Liborio Bonfiglio viene presentato a Roccaraso nella sala consiliare venerdi 20 agosto alle 18.00 dallo stesso autore Remo Rapino, docente di filosofia in pensione che non è nuovo al mondo della letteratura anche se prima di quest’opera era rimasto sconosciuto al grosso pubblico che ha avuto modo, invece, di apprezzarlo solo di recente.
Personalmente sono contento di aver letto il libro quando ancora non era popolare, perché, a volte può succedere, che il successo e il fatto che il giudizio unanime della critica, in questo caso positivo, possano influenzare il parere del lettore. Nel mio caso, essendo appassionato di psichiatria, quando seppi che uno scrittore abruzzese aveva dato alla luce un libro dedicato ad un personaggio di fantasia, un po’ fuori di testa, l’ho voluto ordinare presso la libreria “Il Bosco delle storie” a Castel di Sangro convinto che la storia mi sarebbe piaciuta. Infatti così è stato.
Una lettura piacevole che a volte mi ha fatto commuovere, ma mi ha suscitato spesso delle sane risate. Finanche gli ambienti sono descritti magistralmente, Rapino, però non si è fermato a Lanciano, città in cui risiede e che conosce a menadito, ma ha portato il protagonista in diversi luoghi e paesi del nord Italia, come molti sono i contesti e le situazioni davanti alle quali Liborio viene a trovarsi, senza mai perdere la tenerezza e lo stupore che lo caratterizzano e me lo hanno fatto amare dalle prime pagine.
Se dovessi sottolineare un passaggio ricorrente che trovo di grande effetto dovrei parlare del fatto che Liborio era ossessionato dall’ idea di verificare se i propri occhi fossero davvero come quelli di suo padre, che non aveva mai conosciuto, ma la cui somiglianza la madre gli aveva spesso ricordato. Al di la di tutto forse è proprio questo suo chiodo fisso il leitmotiv del libro, tant’è che l’emittente abruzzese rete 8 ne ha ricavato un docufilm intitolato “Gli occhi di Liborio”, insignito del Pegaso d’oro nel corso dell’ultima edizione del Premio Internazionale Flaiano.
Piergiorgio Rocci