Un murales nato dai pennelli dei fratelli Isabettini, per ricordare i cento anni della posa in opera del Guerriero Sannita (1922/2022) e per omaggiare gli emigranti Pietrabbondantesi e Molisani che, in vari Paesi del mondo, hanno portato tutta la fierezza e l’orgoglio del popolo sannita.
Uomini e donne, anche senza nome e senza volto, sono partiti con l’anima colma di speranze e di lavoro, con la valigia di cartone piena di sogni e bisogni, di burrasche e bonacce; carica di terra, di radici, di luoghi, di persone e di affetti, lasciando il cuore nel paese natio.
Il murales, attraverso un’esplosione di vividi colori, una natura rigogliosa, un incastro di simboli racconta storie e restituisce un’immagine ricca di significato.
Sullo sfondo, intagliato nell’azzurro del cielo, è disegnato l’inconfondibile e roccioso skyline di Pietrabbondante.
Al centro, da un planisfero appena abbozzato, emerge fiero il nostro Guerriero Sannita; traspare austerità e ardimento nei tratti del suo viso e nel suo portamento in atto di battaglia.
Volutamente il planisfero rappresenta le due Americhe perché sono i Paesi che hanno accolto il maggior numero di nostri concittadini.
Anche il guerriero nasce da una incredibile storia di emigrazione e di emigranti e da uno sconfinato amore per la patria e per le proprie radici.
La realizzazione dell’artistica opera fu commissionata da un gruppo di concittadini emigrati negli stati Uniti d’America con l’intento di dare onore ai caduti dei conflitti mondiali che avevano offerto, con coraggio e fierezza, la propria vita per la difesa della Patria e della libertà.
Qualsiasi Pietrabbondantese lo ha portato con sé, in ogni angolo di mondo, scolpito nel cuore.
Lo avrà raccontato e descritto ai suoi discendenti e, il guerriero, immutato scorrere degli anni, è rimasto in piazza ad attendere il ritorno dei suoi figli.
Un nastro tricolore avvolge il planisfero esaltando la nostra nazionalità e, l’abbraccio di pietra della cavea del teatro sannita completa l’immagine.
Anche i colori esprimono sentimenti e significati: il rosso scarlatto rappresenta le battaglie, e si oppone al colore ambra dorato della solitaria spiga di grano che richiama il significato della pace, dell’abbondanza, della vita e il chiaro riferimento allo stemma del comune.
Il telamone, posizionato a lato, sorregge l’intera composizione pittorica.
Questo murales contiene tutti i simboli che ci rappresentano, ci appartiene in ogni tratto, è casa, paese, radici, colori, storia, tradizioni…è Pietrabbondante!
Mariella Di Carlo
