“Segretari Generali dei sindacati maggioritari delle polizie ad ordinamento civile, Siulp, Sap, Siap (Polizia di Stato) e Sappe, Uilpa Polizia Penitenziaria e Fns Cisl (Polizia Penitenziaria) in rappresentanza del personale della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria in vista della presentazione della DDL di Bilancio alle Camere, sentono il dovere morale e politico di preannunciare una azione incisiva e determinata di protesta nell’ipotesi in cui non siano eliminate, nella emendata legge di bilancio”
Inizia così il comunicato del S. Commissario Antonio Pelle in qualità di dirigente nazionale del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) il più grande sindacato di base rappresentativo del personale della Polizia di Stato, terza forza sindacale del Comparto Sicurezza e Difesa.
“Le gravissime e pesanti equiordinazione tra le forze di polizia ad ordinamento civile, militari e vigili del fuoco in tema pensionistico e previdenziale –aggiunge Pelle– per la non corretta applicazione dell’art. 54 del DPR 1092/73 da parte dell’INPS che – nei fatti e nelle scelte – ha diviso nettamente il Comparto Sicurezza da quello della Difesa. “Di fatto, il calcolo del trattamento pensionistico delle citate polizie ad ordinamento civile deve rispettare i peculiari principi di specificità ed equiordinazione normate dall’art.19 della legge 183/2010 e deve essere ricondotto nell’alveo dell’applicabilità universale per tutti gli operatori in uniforme del Comparto Sicurezza e Difesa del citato art. 54 del DPR 1092/73.
Nell’assenza di fatti concreti e risolutori, indiremo senza se e senza ma, lo stato di agitazione e mobilitazione generale delle forze di polizia e, non esiteremo a scendere in piazza con manifestazioni locali e nazionali.
Ben consapevoli del delicato momento storico che vive il paese e delle tensioni sociali e internazionali che preoccupano tutti per la tenuta dell’Ordine Pubblico – conclude– ciononostante non possiamo far gravare sulle spalle dei soli poliziotti il senso di responsabilità dello Stato e invochiamo “la legalità della legge” per tutti i poliziotti da noi rappresentati, diversamente il conflitto sociale e sindacale delle Forze di Polizia ad ordinamento civile sarà irrevocabile”.