Con queste parole ha esordito il noto relatore Alessandro Ciglieri nel corso della giornata di formazione e approfondimento per gli operatori dedicata alle nuove opportunità e complessità nel settore dei servizi sociali che si è svolta venerdì scorso presso l’auditorium di Isernia. Lo specialista ha paragonato questo gettito a una grande meteorite che si sta per abbattere sull’Italia, ma non per distruggere bensì per apportare linfa vitale al sistema welfare, attraverso i finanziamenti europei che andranno ad aggiungere miliardi di euro da spendere nel sociale.
Con il PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) l’ Italia è riuscita ad ottenere un ingente finanziamento dall’ Unione Europea e grazie a questi soldi, così come con quelli già disponibili nei fondi nazionali, sarà possibile fare degli interventi in ambito socio-sanitario, oltre a fornire sostegno alle persone con disabilità e cercare di contrastare la povertà estrema.
Tutte le misure che dovranno essere adottate sono ben indicate nel nuovo Piano degli interventi e servizi sociali pubblicato ad agosto di quest’anno e in vigore fino al 2023.
Il programma nazionale, una volta diramato alle Regioni dovrà essere implementato a livello di ambito territoriale, che prevede l’unione di più comuni della stesa provincia vicini e pertanto accomunati da esigenze simili. Per poter attingere ai finanziamenti pubblici le varie aree attraverso i piani di zona sono tenute a realizzare quei servizi che rispettino i LEPS (livelli essenziali delle prestazioni sociali) e a impiegare i soldi secondo quanto previsto dalla destinazione d’uso dei vari fondi. E’ ovvio che la rendicontazione delle spese da parte dei Comuni deve essere molto accurata affinché lo Stato possa coprire le spese degli enti locali.
Alla conferenza erano presenti il dottor Vincenzo Grande, nella veste di padrone di casa, dal momento che l’evento è stato organizzato dall’ ATS Isernia in collaborazione con quello di Campobasso rappresentato dal coordinatore dottor De Marco. Entrambi si sono detti soddisfatti per i finanziamenti in arrivo soprattutto perché una regione piccola come il Molise, che presenta un notevole calo demografico, poco più di 300.000 abitanti, possa beneficiarne per ridare speranza a quelle zone che stanno assistendo ad un forte spopolamento.
Soltanto, infatti, come ha tenuto precisare Pietro Castrataro, neo Sindaco di Isernia e Presidente del comitato dei sindaci dell’ ATS Isernia, le politiche sociali dovrebbero essere indirizzate al rilancio dei territori, cercando di offrire alle persone possibilità occupazionali che diano loro indipendenza economica consentendogli di restare.
Tra gli altri hanno voluto portare la loro testimonianza l’ Assessore regionale alle politiche sociali e del lavoro Filomena Calenda e Il dirigente del Servizio Programmazione delle Politiche sociali della Regione Molise Alessandro Cappuccio, così come il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, nonché Presidente comitato sindaci ATS Campobasso, il quale ha evidenziato come lo stato dei servizi alla persona rappresenta un ottimo indicatore per qualificare il livello della società.
Piergiorgio Rocci