Una lettera a firma di Marine Stoppani, Segretaria Regionale dell’”ANED Abruzzo e Molise” ed indirizzata ai vertici Asrem ed al sindaco di Agnone Daniele Saia sui disagi che vive il reparto Dialisi dell’ospedale San Francesco Caracciolo messi in evidenza dal responsabile nefrologo dott. Ettore Mastrangelo e dove si paventa uno sciopero dei dializzati per carenza di assistenza.
“Questa Associazione, che tutela gli emodializzati di Abruzzo e Molise –esordisce nella missiva la Stoppani– a seguito di nota del 07.12.2021 del Dott. Ettore Mastrangelo comunicata anche alla Segreteria ANED Molise, sentiti anche per le vie brevi i suoi soci aderenti del Centro Dialisi di Agnone (IS), i quali sono molto preoccupati, ma anche molto indignati, per tutti i problemi che devono affrontare quotidianamente per garantirsi un trattamento emodialitico tranquillo e sicuro in area disagiata come la loro, esasperati da continue difficoltà, iniziate già da un anno con la cancellazione di ogni tipologia di trasporto, proseguite con l’imposizione da parte del direttore del centro di una rotazione obbligata di un paziente al mese con spostamento turno per garantire il numero a sua detta legale di n.8 pazienti per 3 infermieri a seduta (mentre il il Decreto del Ministero della Sanità del 13 settembre 1988 riguardante la “Determinazione degli standard del personale ospedaliero”, in G.U. 225 del 24 settembre 1988, all’art. 3, comma 5, prevede esplicitamente per l’ambulatorio emodialitico un contingente per n. 8 posti letto tecnici occupati a seduta per doppio turno giornaliero n. 1 unità di personale medico e n. 8 unità infermieristiche, il che significa per ogni singolo turno giornaliero la presenza in servizio di n.4 unità infermieristiche e non 3, come adesso, cosa che ha finito per distruggere la loro qualità di vita, e adesso con la grave carenza di personale infermieristico in essere, che in caso di malattia, ferie, o recuperi orari non garantisce il contingente minimo necessario per la garanzia del servizio emodialitico in loco, tanto che gli stessi minacciano uno sciopero con grande clamore mediatico (cosa che, questa Segreteria, ritiene, per il bene di tutti, opportuno evitare), invita le SS.LL. a provvedere immediatamente e con urgenza assoluta, per assicurare in pianta stabile e definitiva, anche per rispettare al minimo tutte le norme per gli standard qualitativi, quantitativi, legali e tecnologici per garantire l’attività continua e costante, senza interruzioni, del Centro Dialisi di Agnone (IS), di almeno 1 unità infermieristica h24 per 365 giorni l’anno, anche neoassunta, cosa che non è impossibile, per garantire la tranquillità del servizio e per tutelare i pazienti stessi con la garanzia di una accettabile qualità di vita che non li costringa a sacrifici ulteriori.
Questa Associazione, inoltre, deve segnalare anche alle SS.LL. le lamentele giunte da parte di almeno 7 pazienti, originari dei comuni e frazioni afferenti al centro dialisi di Agnone, e residenti in altre Regioni o all’Estero (che quando usufruiscono per le prestazioni emodialitiche di tale centro di Agnone generano Mobilità attiva per Asrem), che usano recarsi in tale zona nei periodi di vacanze, che, a seguito di tale carenza infermieristica, viene negata loro la possibilità di ritornare nei loro borghi di origine in quanto, pur essendoci ulteriori n. 3 posti letto tecnici disponibili, manca il personale necessario per la garanzia del servizio.
Nel mese di luglio/agosto 2021 ASREM tamponò questa emergenza con un provvedimento provvisorio, ma oggi, vista la situazione, è importante assumere un provvedimento definitivo.
Le Aree Interne e i pazienti emodializzati viventi in esse non possono essere continuamente penalizzati: l’associazione è fiduciosa nella sensibilità e attenzione delle SS.LL. a porre rimedio immediato a questa situazione, peraltro da noi segnalata già nelle altre missive del 30.09.2021 e del 07.11.2021 ad ASREM e Commissario ad Acta, ma occorrono risposte alquanto rapide”.