Neanche quest’anno Alfedena ha interrotto la celebrazione a Sant’Antonio Abate. Certamente l’emergenza sanitaria in atto non ha consentito lo svolgimento pieno della solennità. Normalmente la festa assume proporzioni uniche nel comprensorio sangrino: si canta e si mangia fino alla mattina del giorno dopo.
Nonostante le giuste limitazioni che hanno impedito la presenza di stand gastronomici e quella di utilizzare le braci degli enormi falò per organizzare le grigliate, la festa ha rispettato i canoni base della tradizione.
Cinque i fuochi sistemati sulle strade di Alfedena. Il primo all’ingresso del paese: “La Pescara“; al Colle della Croce; in Piazza Sannitica, davanti al piazzale della Chiesa e nelle vicinanze del nuovo edificio scolastico in via Casili. Dopo la celebrazione della Messa in onore del Santo il parroco ha benedetto i falò e gli animali.
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