Era il 26 febbraio del 1952. Una giornata impegnativa per una Capracotta allo stremo per una nevicata superlativa.
Per fortuna due anni prima, grazie alla donazione di Capracottesi d’America, arrivò “Clipper “, il mastodontico spazzaneve che risolse non pochi problemi ai “montanari “ del paese più nevoso d’Italia.
Non fu e non è stato un caso, in quanto i Capracottesi sono famosi nel mondo per il loro attaccamento al proprio paese. Ma torniamo a quel 26 febbraio del 1952. Imperversava una tormenta senza pari, la neve già aveva già superato l’altezza dei 150 cm, le porte erano sbarrate, si usciva di casa solo passando dalle finestre.
Il “Clipper “ era già al lavoro. Il suo autista lo tirò fuori dalla rimessa di “ Conti “ già dal giorno prima e iniziò con la sua azione mangianeve. Il rumore del ferro era davvero tanto da offuscare la felicità della politica del tempo che si trasferì in un baleno all’intera popolazione.
Il Presidente della Repubblica, Einaudi, sottoscrisse l’approvazione della nuova tabella delle circoscrizioni dei collegi uninominali per l’elezione del Consiglio Provinciale di Campobasso, in sostituzione della tabella con il decreto Presidenziale 22 marzo 1951, n. 172. Fu festa grande. Di seguito quanto in gazzetta ufficiale:
Ritenuta la necessità di apportare alcune varianti alle
circoscrizioni dei collegi uninominali per la elezione del Consiglio
provinciale di Campobasso;
Sulla proposta del Ministro per l’interno
Decreta:
Articolo unico.
La tabella delle circoscrizioni dei collegi uninominali per la
elezione del Consiglio provinciale di Campobasso approvata con il
richiamato decreto Presidenziale 22 marzo 1951, n. 172, è sostituita dalla seguente
COLLEGIO DI CAPRACOTTA-CAROVILLI
Capoluogo: Capracotta
(Tribunale di Isernia)
Comprende i seguenti Comuni:
Capracotta – Carovilli – Castel del Giudice – Chiauci –
Pescolanciano – Roccasicura – San Pietro Avellana – Sessano –
Vastogirardi.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserto
nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica
italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
Dato a Roma, addi’ 26 febbraio 1952
EINAUDI
Visto, il Guardasigilli: ZOLI
Registrato alla Corte dei conti, addi’ 4 marzo 1952
Atti del Governo, registro n. 50, foglio n. 61. – FRASCA
Fu festa grande, si diceva. Suonarono le campane a distesa e la gente nello scendere in piazza ebbe a costatare che la neve, ancora una volta, aveva preso il sopravvento su accadimenti generati da una politica che territorialmente incideva al fine comune di autonomia e garanzia di attenzione.
Nella ricorrenza di un giorno epocale, dimenticato dai più, nevica come allora. Oltre il metro di neve. Al posto del “ Clipper “, moderni spazzaneve, gente che scende in strada come allora per convivia- lizzare, per rimarcare che Capracotta è il paese della Neve.
Oggi come, molti cittadini capracottesi portano ancora il cognome Paglione, ed in loro vivo il ricordo di Giovanni e Vittorio Paglione, fautori del Clipper capracottese. Molti, poi, si chiamano Candido, in onore della purezza della neve, principessa indiscussa di un paese che nel sentir dire, che essa diventa un disagio, si arrabbiano e urlano al mondo.
“Ci piacerebbe battere il già nostro Record del Mondo dei 265 cm. di neve in sole 18 ore “. Era il 5 marzo del 2015, stesso giorno dell’uscita della Gazzetta Ufficiale di quel lontano 1952 che, per farlo apposta, portò la prima neve proprio il 26 febbraio. Una coincidenza? Mai le coincidenze possono essere così gradite e semplicemente portatrici di felicità. Capracotta oggi vive un’altra giornata gloriosa.
Maurizio Varriano