Incredibile ma vero. L’eco del successo della mostra delle maschere di carnevale realizzate con la tecnica del merletto a tombolo, straconvince e conta presso la galleria d’arte “ Spazio 180 “ di Corso Marcelli, centinaia di visitatori entusiasti.
Dopo le polemiche per l’imprimatur (quale consenso) Isernino, sulla splendida tradizione Isernina, tutti insieme appassionatamente da due giorni, fanno la fila per ammirare le maschere a merletto realizzate dalla centinaia di donne appartenenti all’Associazione “ Il merletto di Isernia – l’arte nelle mani “.
Sarà la curiosità, sarà per diletto, sarà per apprezzamento, la fila è davvero lunga. Ormai ad Isernia non si parla di altro. Le merlettaie hanno surclassato anche il fatidico “ Lotto Zero “.
Centinaia di persone, non solo della Città pentra ma anche da altre parti del Molise come Campobasso, Termoli, Larino, Venafro, un pullman dall’Abruzzo, qualcuno dal Lazio e dalla Puglia, hanno letteralmente preso d’assalto la bella struttura della famiglia Petrecca, sempre pronta alla collaborazione ed all’ospitalità.
Ma non è passata inosservata la fila lunghissima di politici che ha fatto capolino presso la galleria d’arte. Quasi l’intero consiglio Comunale, in primis il sindaco e gli assessori, hanno varcato più di una volta la porta della galleria d’arte.
Con essi i rappresentanti regionali e provinciali. Sarà cambiato qualcosa? Si saranno accorti che l’arte del tombolo è davvero un volano turistico, culturale ed economico? Che la tradizione del merletto è ancora forte ad Isernia e che certamente non è di proprietà di una o altra fazione, contrada, persona?
Se fosse così gioiremo da qui all’eternità, questo è certo!
La commozione del giorno dell’inaugurazione si è tramutata in soddisfazione e l’apprezzamento della gente è il viatico migliore per mettere da parte ogni tipo di primato e pensare ai progetti futuri quali la biennale del merletto e il percorso di San Pietro Celestino. Visite assai gradite , poi, oltre quella della piccola Aurora chef, quella di personaggi noti dello spettacolo, in primis Daniela Terreri.
Graditissima la visita di circa quaranta ragazzi dell’Erasmus con la scuola media “San Giovanni Bosco” provenienti da cinque paesi diversi. Ragazzi, ragazze e insegnanti da Portogallo, Grecia, Romania e Polonia. – “ Non avevo mai visto delle maschere così belle. Davvero emozionante “- le parole di molti dei ragazzi. – “ Una idea geniale, davvero improntata all’arte ed alla tradizione. Isernia stupisce sempre più “- fa eco un accompagnatore al seguito dei ragazzi. Isernia è città d’arte e di ammirato artigianato, non lasciamoci sfuggire occasioni che determinano quel salto di qualità che andrebbe a condizionare positivamente un vero cambio di passo. Le merlettaie sono pronte, lo erano prima ora ci credono. Noi tutti con esse.
Sono terminati i sussulti delle prime ore, adesso necessita essere partecipi, ricomporre il Comitato Tecnico Scientifico proposto dall’ex sindaco D’Apollonio e ridare vigore ad una candidatura Unesco un tantino sopita e forse a cui ci si crede ancora poco. L’arte del tombolo è aggregazione, passione, socialità, cultura. Oggi più che mai le differenze vanno debellate con caparbietà e voglia di mettersi in gioco per offrire una speranza.
Vedere i ragazzi dell’Erasmus divertirsi, capirsi nonostante parlino lingue diverse, gioire nel porsi sul viso le maschere, fare apprezzamenti, è un segnale forte, unico, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo : dalla pandemia alla guerra. Uniti si può e la mostra delle maschere ne è conferma. Il primo marzo si chiude la porta della galleria d’arte Petrecca, fra non molto i aprirà il portone dell’intero Centro storico.
Maurizio Varriano