Le guerre non sono solo quelle dettate dal rumore delle bombe. In Molise sempre più vertenze sul lavoro. Una guerra che sa di proiettili silenti. Analogia tra l’ultima vertenza, che vede esercitare la parte del cattivo la Chiesa nei confronti la Casa di Riposo di Bojano e la Guerra tra la Russia e l’Ucraina che mina, oltre l’aspetto connesso ai confini, all’economia ed alla fede politica, l’intero sistema emozionale dell’intero globo umano.
Oggi, 14 marzo 2022, potrebbe essere il giorno della svolta. Svolta epocale a Bojano e nel Mondo. Un parallelismo che sa di libertà e di Pace, ma anche di giustizia sociale che la Politica e la Chiesa, che ne predican virtù, spesso e volentieri ne cancellano significato e valori.
A Campobasso, presso la sede Vescovile è in atto il confronto tra S.E. Mons. Bregantini, Don Franco D’Onofrio e quel che resta del CDA della Fondazione che governa la Casa di Riposo di Bojano. Notizia dell’ultimo minuto, il Sindaco di Bojano, dopo le dimissioni di altri componenti del CDA, pare abbia rassegnato le dimissioni confermate da persone molto vicine al primo cittadino di Bojano.
In un’altra parte del Mondo, ci si incontra per dirimere la guerra in atto tra la Russia e l’Ucraina che vede, come nel caso della Casa di Riposo, patire gente estranea, non connessa con la volontà politica, dalla speranza mai ultima a morire. Ma concentriamoci su Bojano, sicuramente più alla portata nostrana rispetto ad una politica Mondiale che mangia la polpa e lascia l’osso allo sguardo di un Mondo, che non avendo più denti, lo molla pensando ad un domani decisamente non più alla portata, anche del sol pensiero.
Come si diceva, Mons. Bregantini incontra Don Franco D’Onofrio ed il CDA, per quel che rimane. – Per definire? – Cosa? – Per caso la sconcia conduzione del presunto cambio di governance della Casa di Riposo di Bojano? – Sul metodo meglio stendere un velo pietoso. Nel merito sarebbe necessaria una considerazione seria e puntuale. Un passaggio alla società a responsabilità limitata che ha gestito e gestisce la casa di riposo di Campobasso cui Padre Spirituale Don Franco, non sarebbe una società solidaristica ed avvezza alla gratuità dell’ospitalità per persone indigenti.
Basta leggere il suo statuto e le condizioni da sottoscrivere al momento dell’ingresso nell’ospitalità e tutto appare molto più chiaro e semplice da porre all’attenzione dei più. Tra l’altro non ha un capitale sociale adeguato e non offre nessuna garanzia tranne quella, pare di Don Franco, partecipata ieri con una nota stampa molto criptica, che recita così : non verrà licenziato nessuno. Una situazione anomala, lontana mille miglia dalla missione della Chiesa, offuscata da renitenze e reticenze, che certamente minano ulteriormente il rapporto con la Diocesi e con la Chiesa tutta.
Un silenzio incredibile da parte di tutta la Chiesa Bojanese, dalle amministrazioni locali e regionali, salvo la dichiarazione dell’opposizione al Comune che sollecita il sindaco a porre rimedi e chiarezza. All’uopo l’Amministrazione di Bojano fa sapere che assolutamente non è stata inerme. Ha lavorato in silenzio per garantire continuità amministrativa della Casa di Riposo con il chiaro intento di far governare la stessa, dopo aver risolto la diatriba della governance, a Bojanesi. Proprio stamane una delegazione dell’Amministrazione Bojanese ha visitato la Casa di Riposo ribadendo vicinanza e se ve ne fosse necessità, azioni a tutela della Casa di Riposo stessa.
Ma, giustamente molto scetticismo, anche se velato da una sorta di difficoltà ad esternare tale condizione, echeggia tra le mura e soprattutto nelle stanze del Sindacato Uil di via Crispi in Campobasso, unica sigla sindacale scesa in campo, le altre sono in attesa delle decisioni dell’alto Prelato a Capo della Chiesa che, nonostante tutto, in barba all’attenzione mediatica, è in giro per il Molise per parlare di Aree Interne, di spopolamento, di valori della libertà connessa alla necessità di reddito.
Sarà a Bojano il 17 marzo presso Palazzo Colagrosso. Ci si aspettava una sua celebrazione eucaristica presso la Casa di Riposo e non un incontro presso Palazzo Colagrosso. O è tutto studiato, o siamo alla spudorata condizione che Ponzio Pilato mise in campo nei confronti di nostro signore Gesù. – “ Barabba o Gesù ? “ Questa è la domanda che ormai il Vescovo non dovrebbe più lasciare ad intendere. Infatti, da colloqui informali l’ipotesi di una sostituzione di Don Franco appare sempre più evidente.
Se ciò accedesse, si aprirebbe un altro capitolo nei confronti della società che pare, goda del frutto della guerra ed abbia alzato il tiro aumentando il costo della ritirata. Strategie di guerra in Molise come a Kiev nella speranza che tutto torni nella mani di Bojanesi e non si metta la pezza senza poter cucire la toppa. Meglio la Pace sotto la neve che la guerra sotto il sol leone!
Maurizio Varriano