In Molise, cresce lo spazio dedicato alla salvaguardia del territorio, e in particolare al ripopolamento della trota mediterranea, specie ittica a rischio d’estinzione in Italia. Mercoledì 30 marzo, alla presenza delle amministrazioni locali e regionali, verrà inaugurata a Rocchetta a Volturno, una nuova aula didattica, destinata alla tutela del fiume che scorre a pochi passi dal nuovo spazio, e della biodiversità che custodisce. La nuova aula didattica, a gestione comunale, è stata creata grazie al progetto Life Nat.Sal.Mo, finalizzato a recuperare e conservare la trota mediterranea con tecniche innovative di selezione e riproduzione della specie, recupero degli habitat e tutela della natura nei bacini idrografici molisani Biferno e Volturno.
“Quello che andremo a inaugurare domani è uno spazio a cui il progetto Life Nat.Sal.Mo. ha dato nuova vita, restituendolo completamente rigenerato alla comunità di Rocchetta a Volturno – dichiara il Presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco –.
Uno spazio che potrà diventare punto di riferimento non solo per le attività didattiche collegate alla tutela della trota mediterranea, ma per tutto ciò che riguarda la tutela degli ecosistemi acquatici. Le sorgenti del Volturno rappresentano una zona umida di grande importanza che, infatti, è tutelata dall’Unione Europea quale Sito di Interesse Comunitario”.
A Rocchetta, grazie al progetto Nat.Sal.Mo, l’habitat naturale della trota mediterranea è stato già ricostruito, in primisattraverso ilrecupero dei siti naturali di riproduzione – dopo un’accurata pulizia dai rifiuti – e in secondo luogo aumentando la connettività fluviale.
Inoltre, la sede è già dedicata all’incubazione delle uova di trota mediterranea e alla manutenzione temporanea dei riproduttori selvatici.
“Grazie all’impegno profuso da tutti i partner nel portare avanti le attività progettuali, che non si sono mai fermate nemmeno durante la pandemia, sono stati raggiunti risultati di grande valore tecnico-scientifico per le popolazioni autoctone di trota mediterranea del Molise e potenzialmente per altre specie ittiche a rischio in Europa” commenta la prof.ssa Nicolaia Iaffaldano, docente all’Università del Molise, ente capofila del progetto.
“Nell’ambito del progetto è nata, infatti, la prima criobanca europea per il recupero genetico della trota mediterranea, anche attraverso un innovativo protocollo per il congelamento introdotto dall’Università del Molise. Nella criobanca, ad oggi sono state stoccate più di 1500 dosi di seme provenienti da oltre 150 maschi nativi”.
Per ripopolare i fiumi molisani con la trota mediterranea, il progetto segue un protocollo molto preciso: negli incubatoi di Rocchetta si trovano al momento le uova provenienti da femmine selvatiche, che saranno mantenute lì fino allo stadio di uova embrionate e successivamente trasferite in nidi semi-naturali creati con pietre e ciottoli nei fiumi,
emulando quello che la femmina fa in natura nei siti più idonei alla vita delle trote. Alla fine di questa stagione, attraverso le attività del progetto, i fiumi molisani saranno ripopolati con circa 200mila uova della specie nativa. Un dato confermato dall’alto numero di trotelle giovani recentemente ritrovate nei due corsi d’acqua.
I risultati del progetto Nat.Sal.Mo sono stati raggiunti grazie anche al coinvolgimento delle comunità locali come le associazioni pescatori fondamentali affinché i risultati raggiunti durino nel tempo.
La mattinata del 30 marzo sarà inoltre dedicata ad attività didattiche con le scuole del luogo: gli studenti, verranno coinvolti in alcune attività alle sorgenti del fiume Volturno.
Successivamente, l’ittiologo Stefano Esposito illustrerà ai ragazzi le varie fasi del ciclo biologico delle trote, attraverso un passaggio pedonale di nuova costruzione che porta dal fiume alla struttura che ospita l’aula didattica e, proprio in queste settimane, le uova embrionate in incubazione.
Saranno presenti: Teodoro Santilli, sindaco di Rocchetta, Andrea De Marco, presidente di Legambiente Molise, Sarunas Zableckis, esponente della Commissione Europea e project officer del progetto, Noemi Spagnoletti, esponente della Commissione Europea e project monitor del progetto.