Ore 11.00 di stamani il silenzio di Agnone è rotto dalle pale di un elicottero civile in atterraggio nello spiazzo dedicato agli aeromobili nel parcheggio fra lo stadio Civitelle e l’ospedale Caracciolo. Oltre ai due piloti scendono un paio di persone.
Agnone, con Pietrabbondante, è inserita in un circuito di turismo in elicottero. Non si parla di una affluenza numerosa o di grandi numeri, ma ciò rappresenta certamente un turismo di élite. Un file rouge che unisce Venezia, le Dolomiti, le migliori località della Toscana, Agnone, Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo, Taormina, la costiera amalfitana, Taormina, Siracusa ed altre meravigliose realtà italiane tutte da visitare facendo tappa in elicottero.
“E’ un turismo particolare purtroppo rallentato negli ultimi due anni dal covid –spiega il giornalista Nicola Mastronardi. Un tour di quindici giorni organizzato dall’agenzia che fa capo ad Andrea Guerra che pilota gli elicotteri.
Con lo stesso Guerra effettuammo tempo fa dei sopralluoghi sia ad Agnone che a Pietrabbondante e lui scelse Agnone come tappa definitiva. Il giro comprende la fonderia delle Campane, del rame, la gastronomia casearia e la storia dei Sanniti”.
Oggi a scendere ad Agnone una coppia brasiliana.
“Oltre alle città più blasonate –aggiunge Mastronardi– ai turisti piace anche una Italia semisconosciuta come il Molise e l’Abruzzo fatta di arte e cultura in particolare. Insomma un turismo ricco, e per pochi fortunati. Certamente non è per molti poter girare e sopportare i costi di 15 giorni in elicottero.
Come dicevo non sono grandi numeri –conclude il giornalista agnonese- ma certamente è un turismo davvero di nicchia e che può che è utile ad Agnone e all’Alto Molise”.
Erano circa le 17.00 quando il rotore ha fatto comprendere agli agnonesi del decollo dell’elicottero.