“Per quale energia, per quale futuro”, questo l’emblematico titolo del convegno tenutosi a Venafro, presso la sala convegni della Palazzina Liberty, il 04 giugno 2022. Organizzato dall’ordine degli ingegneri della provincia di Isernia, con lo scopo di accendere un faro, senza porre zone d’ombra, sulle comunità energetiche rinnovabili e sul vero futuro di una transizione energetica, che ha il sapore di transizione pro” lobby generation”, indirizzata alla speculazione e non ad una vera idea di tutela ambientale, ha avuto il favore di una sala sold out.
Finalmente, direbbero in molti, un convegno – studio sulle nuove tecnologie e prospettive di sviluppo, lontane dalle logiche spartitorie messe in campo da un governo sempre più distante sui temi della salvaguardia ambientale, e dalle vere esigenze di un popolo, che ormai ha in se solo spade pungenti e non vere prospettive,che ne salvaguardino identità e valori. I nuovi scenari si prospettano e progettano. Non ci si può tirare fuori da un sistema che non vede, non sente e non dispone, se non in maniera decisamente personalistica. Ambientalisti, che diventano di getto amici delle multinazionali dell’energia; ultrass del paesaggio, che diventano arbitri di concetti sino ad ora abiurati.
– Dov’è la verità che assume sempre più tinte buie? – la domanda ricorrente. Da qui l’interessante convegno che ha suscitato molto interesse ed attenzione. Centrale il confronto a più voci tra tecnici, ingegneri e professori universitari , moderati da Paolo Spina, presidente della Camera di Commercio del Molise, hanno vista assente la politica che avrebbe avuto l’obbligo di intervenire, anche perché presenti nella declamazione in locandina. Tutti assenti tranne il Sindaco di Venafro, nonché presidente della provincia di Isernia, Alfredo Ricci, ed il consigliere regionale Vittorio Nola, che ha saputo interpretare l’incontro con un fattivo contributo, sia in termini di apporto tecnico/amministrativo, che per le proposte messe in campo. “
– Le frontiere tecnologiche sono sempre da attenzionare, senza dettami e mai senza l’ampliamento dello spettro della ricerca e dell’innovazione, ma mai demonizzare o osannare , senza averne studiato casi ed effetti, nonché efficienze e deficit“- le sue parole.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Ricci e dall’on.le Silvia Fregolent, collegata in videoconferenza, il tavolo dei relatori ha visto susseguirsi nell’ordine : Prof. Dott. Vincenzo De Felice, Dipartimento scienze e territorio Unimol; prof. Ing. Giorgio Buonanno, Università Cassino e Lazio Meridionale, Dott. Ing. Giovanni Paolo Canè, pres. Emerito Ordine Ingegneri prov. Isernia; Dott. Vincenzo Granata, responsabile R.E.P. Italia; Dott. Ing. Marciano Oliva, Energy Manager.
Tanti sono stati i presupposti che hanno generati spunti operativi per superare e snellire le pratiche burocratiche su cui deve concentrarsi principalmente il Ministro Cingolani, sempre più fuori schema e decisamente inopportuno nel marginalizzare tavoli tecnici di coordinamento ad esempio con le Soprintendenze. – “ Per il Molise – ha aggiunto Nola – bisogna che la Regione favorisca l’individuazione di aree idonee e non per la realizzazione di impianti eolici o fotovoltaici definendo e deliberando il Piano paesistico regionale.
Nello specifico il convegno ha aperto un nuovo ed interessante scenario sulle tecnologie innovative veramente sostenibili quali l’idrogeno e la Pirolisi. La concretezza di una nuova visione, abbandonando quasi del tutto fotovoltaico a terra, pregiudizio per biodiversità ed agricoltura di qualità, e eolico selvaggio, che si ricordi non consente accumulo di energia e determina disastri di carattere paesaggistico, inizia a far breccia tra le coscienze critiche di molti e, per fortuna, anche di ambientalisti scevri e distanti da sigle che perpetrano più condizioni affaristiche o quanto meno politiche.
Se la “de-globalizzazione” rappresenta oggi una sveglia per l’Occidente, il Molise invece deve ancora “globalizzarsi” per piantare il seme di un domani migliore e di sviluppo attraverso il dialogo e la condivisione di obiettivi comuni.
La necessità di lavorare per una più diffusa alfabetizzazione digitale, ma anche per una salda consapevolezza sulla tematica energetica che non può prescindere dall’approvazione di un Piano paesistico è determinante e non più inosservabile.Momento culminante dell’incontro, Con l’illustrazione animata del funzionamento di un impianto pirolitico, già brevettato e collaudato. Un processo termochimico innovativo per il trattamento dei rifiuti, specie plastiche e gomme, e per la produzione di bio-carburanti.
E’ ormai non più rinviabile la progettazione concreta di un sistema da realizzare in tempi brevi col coinvolgimento delle Istituzioni, degli imprenditori privati e pubblici, e dei cittadini. Ora e’ il sistema Molise, che deve fare la sua parte e inserirsi subito su questi filoni tecnologici che daranno lavoro, sviluppo e certamente nuovi obiettivi per i nostri giovani talenti su campi industriali ed economici guardando al futuro prossimo ed al suo governo partecipativo.
Maurizio Varriano