La parte oscura di una regione bellissima ed ospitale, ma non esente dalle infiltrazioni malavitose anche di una certa entità, scoperte dagli inquirenti, che evidenziano come la criminalità organizzata e le mafie, preferiscano agire nelle oasi di tranquillità per agire indisturbatamente.
E’ quanto il brillante giornalista Giovanni Mancinone, ex redattore del Tgr Molise, ha evidenziato nel libro “Molise Criminale“, Rubettino edizioni. Un eccellente lavoro di ricerca supportato da preziose testimonianze e dossier investigativi. A dispetto del titolo, spiega l’autore, il volume è un atto d’amore verso la sua regione, suggellato dal desiderio di smascherare le mafie auspicando una legalità diffusa.
L’opera ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti e premi a livello nazionale ed è arrivata già alla terza ristampa. Ieri sera il noto giornalista molisano ha fatto tappa a Roccamandolfi, nella ex Cappella di San Gaetano, accompagnato dall’ispettore di Polizia (in quiescenza) della Squadra Mobile di Campobasso, Mario Luzzi, e l’avvocato penalista Fabio Albino. L’evento di elevato spessore civico è il frutto della sinergia tra il Comune di Roccamandolfi e la Pro Loco; presenti al tavolo dei relatori il sindaco Giacomo Lombardi e il presidente della Pro Loco di Roccamandolfi, Ivan Di Marco.
Guarda il videoservizio