Le sere d’estate a Bojano, notoriamente erano sere di festa e di grandi eventi. Lo sforzo magico ebbe a interrompersi e da qualche anno, ripreso grazie ad un associativismo rinvigorito, Bojano riporta a sé, una estate fatta di ricordi e di eventi che trascinano al passeggio la maggior parte dei Bojanesi, anche i più pigri. Il 21 agosto, una sera di questa estate 2022, tanti Bojanesi si sono riversati sul C.so Amatuzio, presso l’area intitolata all’indimenticabile “Vito Marra”, per partecipare alla presentazione del CD “ Mieze a ri viche “ a cura del gruppo Etno Folk Bojanese de i “ Panta Rhei “.
Un gruppo di amici che della passione per la musica della tradizione popolare, non disdegnando l’innovazione, ha tratto la propria filosofia di vita, basata sull’amicizia indissolubile e la voglia di esprimere le emozioni più autentiche e legate alla Bojanesità più vera. Nello scrigno del CD è custodito e racchiuso il passato che ancor oggi fa breccia nei ricordi, nei cuori di chi ha vissuto la Bojano dall’aggregante voglia di “insieme”, di quel paese che dei vicoli pullulanti di gente, ne faceva vanto per bellezza e risorsa culturale. “Panta Rhei – Tutto scorre”, anche il tempo che, non potendosi fermare, si allinea alle condizioni di vita che cambiano, trasformano identità, esigenze, stili di vita, portando alla luce nuovi frutti.
Così l’ebbrezza trova il suo soddisfacimento nell’intensità di vissuti che si possono descrivere lasciandosi avvolgere dal potere sorprendente e straordinario di note che si fanno musica e parole che si rivestono di poesia per poter fermare il tempo, nonostante questi scorra. È così che i Panta Rhei riescono a rendere indelebile vite, storia, amore vissuti in simbiosi con il paese, i quartieri, la montagna, il fiume, allora copioso e mai domo alla calma dello spoglio subito.
Le note e le canzoni, quasi a riprodurre il sibilo del vento, ci permettono di accarezzare l’intensità del ricordo dolce e a respirare il profumo che porta a sognare che la vita di Bojano ancora può essere incisa e nel ricordo vissuta. Rita Spinelli, Ugo Cimmino, Franco Sacco, Alberto Iannetta, Pietro Picchiello, Antonio Patullo, Giancarlo Romano, Manuela Niro, i componenti del gruppo. La musicalità incide sulle parole e le parole narrano musicalità poetica e senza tempo attraverso le note della zampogna di Franco Sacco capace di esprimere tutta la voglia di un racconto che non conosce limiti; della chitarra di Ugo Cimino che fonde le corde ad un trascorso simile alla voce del silenzio dei Vicoli della Piaggia, a quelli che attraversati dalle pecore in transumanza, sanno del sapore della tradizione. Poi le mani di Pietro Picchiello con il loro tocco magico armonizzano le note sulla tastiera, mentre Alberto,Giancarlo e Fabiana, portano e segnano il tempo prezioso con basso e batteria, nel mentre Rita conferisce ritmo e melodia grazie ad un mantice che aprendosi dona la forza delle note.
E ancora, le voci armoniose di Manuela e Antonio, narrano le storie e ricordano scritti di poeti e scrittori come il maestro Michele Campanella. Si fa sera e la gente attenta si immerge in una Bojano diversa ma sempre “ Mieze a ri viche “. Quei vicoli che videro le genti conoscersi, condividere le giornate , le gioie, i dolori, come la dipartita di Antonio Ricci – il suo ricordo è indelebile e la sua presenza ancor oggi vivida -, possano segnare la nuova strada per assicurarci un futuro senza dover migrare o sperare in un ritorno.
Maurizio Varriano