Più di 1000 anni di storia; un secolo di vita. Ed ecco che il monumento al Guerriero Sannita di Pietrabbondante che accoglie nella piazza principale del paese altomolisano i turisti verrà celebrato e commemorato il prossimo 2 ottobre in un’apposita cerimonia che vedrà la presenza delle massime autorità civili e militari in piazza Vittorio Veneto che forse avrebbe bisogno di un nome più appropriato alla sontuosità di quello che è un simbolo per il popolo molisano, erede degli antichi e tenaci abitanti di questa regione, noti per aver a lungo combattuto contro i Romani. Il monumento è dedicato ai Caduti delle guerre.
E come il Milite Ignoto che nel 2021 ha celebrato il suo secolo e che ancora oggi vede oltre 4500 comuni dedicargli la cittadinanza onoraria e che vede un treno che dal 6 ottobre prossimo da Trieste ripercorrerà la tratta che portò nel 1921 la salma del soldato all’Altare della Patria a Roma, che vede un impegno costante della Medaglia d’Oro Generale Rosario Aiosa e del neonato simbolo del fiore “Non ti scorar di me”, ebbene mentre il Milite Ignoto non ha più le sembianze di uomo, il Guerriero Sannita ha un corpo, un volto fuso nel bronzo.
Quel viso dai tratti marcati con lo sguardo verso un immaginario nemico, armato di corazza, elmo e scudo mentre sguaina una spada. Lui a simboleggiare la storia sannita e di quanti soldati persero la vita ed hanno perso la vita per la loro “Patria”. Il Guerriero di Pietrabbondante sta al Milite Ignoto perché insieme possano trasmettere messaggi di pace soprattutto in questi periodi di venti di guerra che fanno inorridire.
Il monumento fu inaugurato nel 1922 e realizzato dall’artista Giuseppe Guastalla, professore del Regio Istituto Superiore di Belle Arti di Roma, grazie ai fondi raccolti localmente e alle donazioni dei pietrabbondantesi emigrati nelle Americhe. La statua raffigura fedelmente un guerriero sannita Per realizzare quest’opera, alta circa tre metri, furono necessari all’epoca circa 800 chili di bronzo.
Il guerriero si erge su un alto basamento dove si leggono i nomi dei ventitré cittadini caduti durante il primo conflitto mondiale e un’epigrafe scritta da Francesco D’Ovidio, filologo e critico letterario, candidato al premio Nobel per la letteratura e nativo del piccolo borgo alto-molisano. L’attuale statua è una copia realizzata nel 1963 dalla fonderia Bruni di Roma, l’originale è custodito al coperto per salvaguardarne l’integrità.
L’appuntamento per domenica è alle ore 11.30 nella piazza di Pietrabbondante e la cerimonia vedrà la presenza della Fanfara del X° Reggimento dei Carabinieri “Campania”.