31 anni di attività non sono davvero pochi. Saltano oggi i tappi di spumante per festeggiare un prestigioso traguardo della struttura SRP (Struttura Riabilitativa Psichiatrica) “La Conca” sita nella frazione agnonese di Villacanale la cui direttrice, Maria Antonietta Carosella, ne ha preso le redini dopo il pensionamento di Giuliana Busico.
Una struttura solida ed importantissima per il tessuto sociale della zona che con cura ed amore segue i sui “ospiti” in un percorso di assistenza e di guida. Gli operatori che lavorano ne La Conca sono dei veri professionisti ed hanno saputo tramutare la struttura in una vera casa.
Tredici pazienti dai 18 ai 65 anni seguiti da una equipe di 16 professionisti. 11 Operatori Socio Sanitari, una psicoterapeuta, una infermiera, una educatrice, un’assistente sociale ed una consulente psichiatra, che quotidianamente condividono un percorso teso ad aiutare il paziente a ritrovare un cammino perduto.
Importanti tutte le figure professionali ma determinanti quelle della psicologa-psicoterapeuta Floriana Di Pietro e dell’Infermiera Martina Amicone e dello staff medico che, tutt’insieme con un impegno costante, seguono gli ospiti che scrivono di loro, (sul loro sito on line www.laconcaagnone.org) “…alcuni ci definiscono pazienti psichiatrici ma noi ci riteniamo semplicemente persone forse un po’ vulnerabili la logorio della vita moderna ma comunque persone che ridono, piangono, si emozionano, pensano, sognano, lavorano ..come tutti.
A volteabbiamo avuto ed abbiamo bisogno di un aiuto per ritrovare noi stesi, i nostri affetti le nostre abilità. E allora ci siamo fatti aiutare…”.
La Conca è nata nel 1991 a seguito della legge Basaglia n.180 che ha abolito i manicomi e dato modo ai tanti sofferenti di avere strutture di recupero molto più umane e professionali. Ha rivitalizzato anche la piccola frazione di Villacanale oramai quasi deserta e tutti lavorano con la massima discrezione e con estrema professionalità, senza clamori e nel silenzio; senza apparire più di tanto e senza pubblici riconoscimenti anche se dopo più di sei lustri davvero ne dovrebbero avere.
Auguri dunque per questi primi 31 anni che sono davvero passati rapidamente per tanti ospiti ed operatori che si sono alternati nella struttura che rimane un punto determinante per molti sofferenti di questa fetta di Molise.