Il Made in Italy della sartoria italiana è un brand ricercato in tutto il mondo. Non solo stilisti ma soprattutto disegnatori e sarti che sanno comporre capi unici e per tutte le ore.
Dopo un break ecco che l’indice di gradimento dell’abito confezionato torna a crescere. Come torna ad appassionare i più giovani il lavoro sartoriale emblema universale dell’eleganza, della classe, dell’estro e del gusto del bello.
Lavoro tanto e di gusto. Ma soprattutto studio e formazione. Conoscenza approfondita dei tessuti, realizzare disegni, tagli, cuciture, asole e sottopunti, imbastire, padroneggiare il confezionamento e ovviamente saper sfruttare e affinare la propria creatività.
A livello nazionale, ed anche fuori dai perimetri dello Stivale, un nome di un altomolisano: Sebastiano Di Rienzo oggi direttore della scuola dell’Accademia Nazionale dei Sartori.
“Organismo questo –spiega Di Rienzo- che partecipa ai congressi internazionali del comparto e promuove sfilate di moda e iniziative in tutta Italia (un mese fa la suggestiva sfilata al Campidoglio a Roma), che ha lanciato in questi giorni un’importante partnership con lo storico lanificio biellese “Vitale Barberis Canonico”, 350 anni di esperienza alle spalle, due stabilimenti e circa 450 addetti. Tra gli obiettivi, la formazione delle nuove generazioni di maestri sarti”.
Accademia nazionale dei sartori, il punto di riferimento associativo e formativo del settore grazie alle 130 sartorie aggregate e ai 450 anni di storia, essendo nata nel 1575 a Roma su impulso pontificio.
“L’Accademia da anni promuove una propria scuola finalizzata alla formazione, supportata anche da numerose borse di studio” continua Di Rienzo, che oltre ad essere Direttore della scuola dell’Accademia é uno dei più rinomati maestri sarti a livello internazionale,
“La nostra generazione –aggiunge- ha caratterizzato soprattutto il rilancio economico del Paese nel secondo dopoguerra, rendendo l’abilità artigianale italiana un patrimonio mondiale. Oggi c’è la necessità che una nuova schiera di ragazzi erediti questo patrimonio di tecniche e di immagine.
La nostra Accademia ogni anno accoglie aspiranti sarti provenienti da tutto il mondo, a riprova della sua unicità a livello internazionale e della centralità del nostro mestiere nel made in Italy”.
“L’Italia in questo settore resta leader nel mondo ed è necessario non disperdere questo patrimonio perché soltanto chi affonda le radici nel passato può comprendere l’importanza del futuro” spiega Gaetano Aloisio, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori.
Accademia che è in via Francesco Crispi 115, a Roma, (0642872259, segreteria@accademianazionaledeisartori.it) e che è pronta ad accogliere giovani telentuosi.