Auguri di buona Vigilia…ed invece ad Agnone oggi gli auguri sono di Buon Natale. E sì perché il 24 dicembre nel centro alto molisano si respira un’aria diversa, fatta di tradizioni, di calore ed amore…di Natale.
Già in mattinata si cominciano a percepire quelli che saranno i momenti più belli che portano a festeggiare il Natale. Nelle case l’odore di brodo, di pane fritto, di polpettine sono il preludio alla Zuppa alla Santè che non potrà mancare su tutte le tavole. I dolci sono pronti. Ostie, pizzelle, mostaccioli e quelli che olo gesti antichi riescono a confezionare. Per strada alcuni già sfoggiano la Cappa. L’antico mantello segno di nobiltà d’animo, di fierezza e di storia. Quel mantello che vedremo stasera indossato da tutti i portatori nella seconda ed ultima Ndocciata dell’anno.
La Ndocciata della “Tradizione” ovvero quella che da sempre caratterizza la sera della Vigilia. Quella che dopo il rintocco del campanone della chiesa di Sant’Antonio sciamerà lungo il corso di Agnone. Quelle Ndocce che verranno portate in spalla da quelli che da sempre hanno voluto questa manifestazione che magari vivono fuori Agnone e per loro, al rientro nel periodo di Natale, portare la torce è segno di preghiera e di una tradizione che non muore. Non sarà la spettacolare Ndocciata di 1300 torcioni del 10 dicembre scorso. Ne saranno appena 300 ma avranno un significato tutto particolare, daranno un’emozione che farà vibrare il respiro ed inumidire gli occhi dei presenti.
Fiamme e scintille, calore e fuoco tutto per il Bambino che nasce e che il Presepe Vivente accoglierà nella sua capanna per il sessantaduesimo anno consecutivo ad Agnone. Largo Sabelli diventerà il luogo Sacro dove la Famiglia, i pastori, gli Angeli canteranno le nenie al Dio nascente. Infine le messe di mezzanotte. Ogni chiesa diventerà il luogo per scambiarsi gli Auguri, un sorriso, un abbraccio, una stretta di mano mentre l’alba di un Natale, nel segno delle tradizioni, sorgerà su Agnone nell’auspicio di una pace vera per tutti.