Il Molise apre le sue vetrine più belle e fa mostra dell’unica vera ricchezza che può spendersi non in competizione con altre realtà nazionali: il paesaggio.
Un unicum dal sapore dell’amore di chi lo ha preservato nei secoli passati, di chi lo ha ammirato tanto da suggestionare scritti, passioni, amori. Un unicum messo a repentaglio da chi vuol far passare per prioritario qualcosa che sa di morte, di responsabile cancellazione di una identità senza limiti di bellezza: l’eolico ed il fotovoltaico a terra. Si depaupererebbero ettari di terreni, di prati fioriti, di prodotti eccellenti che dalla terra molisana traggono il meglio da un ambiente sano e del tutto incontaminato.
Siamo alla follia madre e padre del danaro a tutti i costi, delle finte transizioni, della mostruosità di un’umana gloria che rende schiavi e consolida catene dal suono del ferro stantio e mai domo alla libertà. Benedetto Croce, fautore della legge a tutela del paesaggio, ormai ha perso ogni speranza di essere ricordato per il tanto bene diffuso nella sua esistenza ecologista.
Oggi l’ecologia è rappresentata da una sorta di bandiera verde macchiata di sangue e di vilipendio alla bellezza. “C’è chi mette in dubbio il futuro dell’ideale della libertà. Noi rispondiamo che essa ha più che un futuro: possiede l’eternità.”
È da questa frase celebre che dovremmo ripartire per riappropriarci della nostra identità, della nostra vita. La ribalta nazionale ed internazionale che i media ci regalano, grazie a promotori culturali che lottano giornalmente contro l’anestetico che la politica ha regalato al vento per spanderlo in lungo ed in largo, è un vero momento di concertata conoscenza di un Molise che vuol essere partecipe del proprio destino.
Prendiamo questo non come vetrina per alcuni, ma come spinta a non essere autoreferenziali, egocentrici, unici possibili fautori di diritti e doveri, ma come forza aggregante, propositiva e magicamente ed orgogliosamente forza molisana. Restanza, non resilienza ci indica con il proprio sorriso, l’amico Peppone Calabrese che presto tornerà in Molise.
Ripartiamo da qui poiché “Un’opera pesante, che non illumina l’intelletto come non fa mai battere il cuore.” Noi il cuore lo vogliamo vivo, pulsante, pieno di sangue di rango poiché siamo e saremo sempre: Molisani.
Altre trasmissioni saranno in questi giorni sullo schermo dei nostri televisori, sui canali Rai. Sentieri Rai Uno, Linea Verde Start, Linea verde Discovery, Uno mattina Rai Uno, Mediaset e tanto altro ancora. Iniziamo da stanotte con Rai Italia che ci porterà a conoscere i Cibi Molisani e la Colomba del Forno Ricci di Montaquila.
La Pasqua ci aspetta per riflettere sul nostro presente con uno sguardo verso un futuro che, se non proiettato verso la conservazione della nostra biodiversità, sarà un futuro senza più la luce. “La libertà al singolare esiste soltanto nelle libertà al plurale.”
Maurizio Varriano