E così mercoledì 5 luglio 2023, il Ministero della cultura ha reso noto che sono ben 26 le città italiane e le unioni di Comuni che, entro il termine del 4 luglio, hanno inviato la manifestazione d’interesse per il bando “Capitale italiana della cultura 2026”.
E tra queste, in prima fila, c’è Agnone!
La nostra cittadina, non a caso definita nel 1811 da Francesco D’Ovidio “L’Atene del Sannio” per il suo patrimonio artistico e culturale, già nel 1404 venne insignita da re Ladislao di Durazzo (o Alfonso d’Aragona) del titolo di “Città regia”, cioè libera e indipendente da qualsivoglia dominio feudale, ed è per questo che non posso che essere orgoglioso di questa candidatura a Capitale italiana della cultura.
Ma non è solo la sua storia, ricca peraltro di importanti eventi e personaggi famosi, a rendere questa ridente cittadina dell’Alto Molise un vero e proprio “luogo dell’anima” che ogni volta stupisce i suoi visitatori italiani e stranieri – compresi personaggi famosi – quando passeggiano per il centro storico ricco di chiese e palazzi nobiliari, botteghe veneziane, archi medievali e panorami mozzafiato sul Verrino e sui monti circostanti, per finire poi a prendersi un aperitivo al Caffè Letterario nella splendida piazza Plebiscito.
E infatti è l’atmosfera suggestiva che si respira in ogni angolo a rendere indimenticabile l’esperienza di tutti coloro che per la prima volta, dopo aver visitato la Pontificia Fonderia di campane, si addentrano nelle vie, nelle piazze, nei luoghi di accoglienza e di ristoro di questa vera e propria Città d’arte.
Un patrimonio inestimabile quello dell’Atene del Sannio che vanta fin dal medio evo autori di rilevanza nazionale – e in certi casi internazionale – che hanno scritto opere poetiche e filosofiche di ampio respiro presenti nelle più importanti biblioteche in Italia e in Europa a dimostrazione dell’importanza universale del loro apprezzato lavoro evidentemente ispirato dalla tradizione culturale della cittadina non a caso definita “La più colta ed arguta città del Molise”.
Capoluogo dell’Alto Molise, a cavallo tra l’Abruzzo e il Molise, Agnone è in continuo e propositivo contatto con altre realtà molisane che, con i loro rispettivi patrimoni ambientali e culturali, costituiscono un unicum che rappresenta un vero e proprio gioiello che onora il Molise e l’Italia tutta.
Agnone ha tutte le carte in regola per competere a questa candidatura, con la sua storia, i suoi personaggi famosi, le sue tradizioni, i prodotti agroalimentari, l’ambiente naturale, l’artigianato del rame, dell’oro e della millenaria fonderia di campane e tanto altro ancora.
Capoluogo dell’Alto Molise, a cavallo tra l’Abruzzo e il Molise, Agnone è in continuo e propositivo contatto con altre realtà molisane che, con i loro rispettivi patrimoni ambientali e culturali, costituiscono un unicum.
Guardialfiera (gemellata con Agnone nella costituzione del Parco letterario e del paesaggio “Francesco Jovine”), Pietrabbondante (nota per l’importante Teatro italico e tempio), Capracotta (Stazione sciistica, Pezzata, Giardino della flora appenninica), Castel del Giudice (esempio di efficienza, Albergo diffuso Borgo Tufi, agricoltura sperimentale), Isernia (Paleolitico), Macchiagodena (Città del libro Genius Loci), Pietracatella (Premio De André), Pescolanciano (Castello D’Alessandro), Vastogirardi (tempio sannitico), Carovilli, Elmonte del Sannio (Jacopo Caldora), Poggio Sannita (Cosmo Maria De Horatiis, Babaci), Schiavi d’Abruzzo (tempio italico) e tanto altro ancora.
Francesco Paolo Tanzj