Sono 14 le insegne del Molise incluse nella bibbia del mangiare bene del Gambero Rosso e la “Locanda Mammì” di Stefania Di Pasquo di Agnone è l’unica ad aggiudicarsi le “due forchette” oltre al premio speciale Wines Qualità Prezzo.
Quattordici i locali del Molise inseriti nella Guida del Gambero Rosso, tra ristoranti, trattorie e wine bar, di cui un primo ingresso e una distribuzione omogenea tra le province di Campobasso e Isernia.
“Tra tutte spicca una grande eccellenza, la Locanda Mammì che conferma le Due Forchette e si aggiudica il Premio Speciale Ferzo Wines Qualità Prezzo: nel ristorante di Stefania Di Pasquo ad Agnone (IS) è possibile assaporare ricette familiari, cucinate con tecnica, mente aperta e amore per il territorio. Piatti puliti, dai sapori riconoscibili, mai con più di tre o quattro elementi alla volta, spesso vegetali” così da quello che è il vero vangelo sulla ristorazione italiana.
“All’indomani della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco e dopo un’estate rovente tra scontrini fuori taglia e dibattiti sulla crisi del settore, nonostante i sold out” –racconta Laura Mantovano, Direttore editoriale della Guida- il compito della guida è quello di tirare le somme, cogliere tendenze, senza dimenticare di valorizzare solide realtà. Le difficoltà, a partire dalla sostenibilità economica, esistono, vanno studiati nuovi modelli, non è più tempo di formalismi ma certo è che la ristorazione d’autore dalla forte identità, in Italia, ha ancora molto da dire”.
La Guida del Gambero Rosso è giunta alla sua 34°edizione. Sono 2.485 le insegne recensite, con 324 novità. Migliori chef della ristorazione italiana sono risultati essere Massimo Bottura e Niko Romito (quest’ultimo maestro di Stefania Di Pasquo) entrambi con un punteggio di 96 centesimi, raggiunti appena sotto da Heinz Beck e Enrico Crippa.