Come si può far passare la battaglia per la salvaguardia del territorio in uno scontro ideologico? E’ il quesito che negli ultimi giorni si pongono i cittadini molisani ed abruzzesi che si schierano sullo stesso fronte per gridare il dissenso al potenziamento della centrale idroelettrica che Enel Green Power vorrebbe creare, utilizzando le acque dei laghi di Castel San Vincenzo ed Alfedena.
La questione è vissuta come un tormento sulla pelle degli elettori del centrosinistra e del centrodestra. E basti pensare che anche l’Abate di Montecassino si è pronunciato con un sonoro “NO” a quello che si annuncia come uno scempio del territorio.
A spiegarlo bene alla popolazione è il coordinamento del Comitato No Pizzone II che sabato scorso- 9 dicembre – ha organizzato un banchetto a Isernia in Piazza Calestino V.