Il Molise è regno di biodiversità e di artigiani dal sapore dell’antico. La forza di resilienza che genera la ricercata restanza, propone segni di innovazione nella consapevole azione di conservazione di ogni tipicità che da sempre contraddistingue il Molise, soprattutto in ambito enogastronomico. Questa pratica ha permesso la scoperta di una biodiversità unica, sia in termini percentuali che in termini qualitativi e, favorito la sua cura per una conservazione che solo in ambienti prolifici alla condizione di salubrità, di paesaggio, di territorio immutato nel tempo, può determinarsi vincente.
Nell’essere convinti che la transizione energetica sia più economica che favorente la soluzione a inquinamento e sostenibilità ambientale, il Molise non può nascondersi nell’accentuare la lotta contro le mostruose pale eoliche o al proliferare di fotovoltaico a terra che toglie terreno all’agricoltura e genera il depauperare di coltivazioni d’eccellenza e di quella preziosità che rende unica la regione e cioè la biodiversità. La filosofia del Consorzio CBMolisani è proprio quella di corrispondersi al territorio, di favorire coltivazioni eroiche, quelle che nessuno si immaginerebbe di considerare.
Da qui alla resilienza il passo è breve e l’idea di realizzare serre in vetta a colline, dove l’acqua è sorgiva e l’aria è decisamente ottimale, è stata vincente e propedeutica a una vera e propria condizione artigianale dell’agricoltura. Da questo nasce l’idea di realizzare serre atte alla coltivazione in acqua di insalate, fiori edibili, frutti quali le fragole, i lamponi, le more.
Lo sforzo e l’attenzione è stato tale da garantirsi una fetta di ottimo mercato di nicchia che ha stupito e continua a stupire anche i più consoni alla tradizionale coltivazione a terra.
L’attenzione è cresciuta anche da parte dei media e grazie al Sole 24 ore, a media nazionali e internazionali, pian piano si è condizionata la venuta in Molise di troupe Rai, da Geo a Linea Verde, ai telegiornali più importanti, sino a Mezzogiorno Italia, trasmissione che si confà alle identità socio economiche e tradizionali, di territori per lo più marginali e meno conosciuti.
Così prima Mezzogiorno Italia con le telecamere di Rai tre a cura di Celeste Barbato, poi Linea Verde Rai Uno, si sono avvicinate a tale realtà tutta molisana e ne mostreranno qualità, innovazione, tradizione e uso. Mezzogiorno Italia ne parlerà sabato 10 febbraio a partire dalle ore 13,20 circa su Rai tre nazionale e Linea Verde su Rai Uno ne parlerà il 18 febbraio dalle ore 12,30 circa.
Una vetrina per il Molise che conferma l’attenzione verso un Molise spesso e volentieri in balia di politiche sbagliate o poco attente, di retaggio culturale che determina al molisano di non essere sempre orgoglioso della propria terra ma che sempre e comunque trova nella maggior parte dei suoi figli, appartenenza, amore, passione e rispetto.
Sarà bello tuffarsi lungo le vie tratturali che hanno condizionato la vita a genti, paesi, luoghi, pastori e resistenti; sarà bello sapere che milioni di persone potranno assaporare, seppur solo televisivamente, i sapori della colomba pasquale dei Fornai Ricci di Montaquila, dei genuini salumi dell’Azienda Berardo di Longano, dei formaggi di Borraro/Colavecchio di Castropignano, dell’insalata idroponica di CBMolisani, dei succulenti piatti della tradizione campobassana, dei tortelloni del Borgo Antico di Filindo e Antonella; conoscere la storia dei Devoli a Castropignano, del cestaio che ferma il tempo, del Castello di Campobasso con la Torre Terzano, dei Crociati e Trinitari, delle bellezze naturali di Carpinone, Civita Superiore di Bojano, dell’acqua pura di sorgente, dell’artigianato dell’acciaio traforato Campobassano e tanto altro ancora.
Sarà motivo di orgoglio ma quel pizzico di emotività genuina non guasta e, emozionarsi con il Molise è e sarà sempre bello. Accendiamo la Tv scevri da condizionamenti, gustiamoci la simpatia spontanea e professionale di Peppone, la professionalità di Livio Beshir, la forza del racconto di Margherita Grambassi, le immagini meritevoli di plauso delle troupe guidate da registi e autori che da dietro le quinte premiano lo spettatore e, plaudiamo al Molise che, non smetterà mai di stupirci.
Maurizio Varriano