Il 4 marzo a Roma ci sarà l’audizione con la delegazione agnonese che presenterà il progetto ‘Fuoco dentro. Margine al centro’ ma anche tutto il consiglio regionale che stamane 27 febbraio, ha votato favorevolmente la mozione di Andrea Greco tesa ad avere nella sala ‘Spadolini’ del Ministero della Cultura e Beni Culturali i massimi rappresentanti del Molise.
“Il 4 marzo a Roma non ci sarà solo Agnone, bensì una intera regione a sostenere il progetto della cittadina alto molisana affinché diventi Capitale italiana della Cultura 2026 –scrive Greco-. Un’opportunità straordinaria per una terra troppo spesso vilipesa, umiliata, sottovalutata. Lunedì 4 marzo l’intero Molise si gioca una carta fondamentale per il futuro.
Oggi le aree interne vivono un momento difficilissimo e Agnone rappresenta lo specchio di questa situazione; ma la sua storia, la sua cultura, i suoi personaggi, il suo immenso patrimonio architettonico, il suo artigianato, nonché la caparbietà dei suoi abitanti di vivere in zone disagiate, possono fare la differenza per tagliare un traguardo memorabile.
L’impresa resta ardua, inutile ribadirlo, tuttavia la bontà del progetto ‘Fuoco, dentro.
Margine a centro’, redatto in maniera meticolosa senza lasciare nulla al caso, ma soprattutto l’apporto dell’intero Consiglio che ha sottoscritto all’unanimità la mozione portata in Aula, ci fanno ben sperare per quel riscatto sociale tanto agognato, quanto perseguibile.
Da cittadino agnonese ringrazio personalmente i presidenti Quintino Pallante e Francesco Roberti che hanno confermato la loro presenza a Roma insieme ad altri colleghi di maggioranza e minoranza. Oggi al di là di bandiere o schieramenti politici, il Molise tutto, sta dimostrando una grande unità e spirito di collaborazione che fanno ben sperare.
Incrociamo le dita, nel mentre è importantissimo che la massima assise regionale abbia formalmente appoggiato la candidatura. Questo significa aver sposato il progetto in maniera bipartisan e che in futuro l’appoggio sarà concreto per ridare dignità, servizi e speranza a territori spesso messi all’angolo o dimenticati.
Giochiamoci fino in fondo questa opportunità come Molise intero. Il sogno può tramutarsi in realtà. Ne gioverebbero davvero tutti”.
Tutti, a questo punto incrociano le dita e Greco lo fa anche sotto la benedizione di Giovanni Paolo II che proprio ad Agnone disse “Non dovete rinunciare a costruire il vostro futuro”. Un pensiero che varca il campanilismo agnonese quello dell’esponente dei 5S. “
Di fronte a queste opportunità non esiste colore politico” ma esiste solo la rivalsa di una intera Regione che vede Agnone, il Molise tutto, avere la possibilità di diventare faro dell’intera Nazione e non solo per il 2026 ma per sempre, se il sempre significa non essere la periferia del vivere e del divenire turistico, economico e sociale.