Rinnovato il Consiglio Direttivo del Centro Studi Alto Molise per il triennio 2024-2027.
Il 29 febbraio, alle ore 18.00, presso il foyer del Teatro “Italo Argentino”, si è avuta l’Assemblea dei Soci dell’importante associazione culturale di Agnone per il rinnovo delle cariche del Direttivo. Il presidente uscente del Centro Studi Alto Molise, Cristian Leonardo Di Pietro, ha aperto i lavori ripercorrendo i tre anni di attività 2021-2024 e sottolineando le difficoltà affrontate all’inizio per la pandemia e l’importante valore aggiunto dal Progetto Culturale della Diocesi di Trivento con cui l’associazione ormai co-progetta gli eventi.
Di Pietro ha, poi, sottolineato la propria non disponibilità a continuare l’impegno del CSAM, come presidente o nel Consiglio Direttivo, ma ha sottolineato la volontà di continuare a collaborare in modo costruttivo all’organizzazione delle iniziative e dei programmi dell’associazione.
Si è dunque passati all’individuazione dei sette membri per la formazione del Consiglio di Amministrazione. A dare la disponibilità sono stati Valentina Musilli, Annunziata Perrella, Armando Sammartino, Marcella Amicone, Saverio La Gamba, Fabrizio Meo, Ida Cimmino.
Il Consiglio ha dunque eletto Presidente Ida Cimmino; Vice Presidente Valentina Musilli; Tesoriere Armando Sammartino; Segretario Marcella Amicone e Consiglieri Nunzia Perrella, Saverio La Gamba e Fabrizio Meo.
“Occorre ripartire da un cambiamento sostanziale deI CSAM che deve compiere in tempi rapidi il passaggio in APS, operazione fondamentale per tornare operativi ad ampio respiro” ha subito detto nel suo intervento il neo presidente Ida Cimmino che ha aggiunto: “Bisogna ridisegnare, inoltre, un progetto coerente con obiettivi a breve, medio e lungo termine, che rifocalizzi l’attenzione su elementi cardine come la prosecuzione degli studi labanchiani, la ripresa e l’approfondimento di momenti storici e figure di rilievo nella letteratura e nella musica che hanno animato il territorio, l’apertura a tematiche di scottante attualità come l’IA e le sue implicazioni etiche e morali, la ripresa di iniziative di promozione culturali a cadenze fisse.
È importante creare un comitato tecnico scientifico che accompagni il Consiglio nella scelta dei filoni di indagine e di approfondimento. Resta fondamentale il filone della collaborazione con la Diocesi di Trivento e la co-progettazione dei percorsi culturali che consentono incontri di alto valore formativo. Il CSAM intende anche farsi promotore di una consulta delle associazioni agnonesi, inestimabile risorsa del territorio, le cui forze e iniziative necessitano di confronti ampi, di coordinamento, di unione.
Quindi la parola d’ordine nel nuovo triennio sarà il confronto e l’incontro, la condivisione e la concordia, andando oltre ogni steccato, ogni inutile e sterile polemica, perché l’obiettivo centrale per tutti è operare per il paese e per il territorio, mai per sé stessi; sempre a servizio della cultura, intesa come cura di sé, dei propri pensieri, come progressiva consapevolezza del proprio stare al mondo in una connessione complessa, con un ruolo preciso da svolgere al meglio, qualunque esso sia, per il bene di tutti; saremo operai instancabili, convinti che molto c’è ancora da fare, da scoprire, da valorizzare, nei luoghi e nella storia, ma soprattutto in ogni membro della comunità.”