Il progetto “SMART LAND” (Sustainable Mobility interconnected with public trAnspoRT in ruraL Areas if southerN aDriatic) cofinanziato dal Programma Interreg I.P.A. SOUTH ADRIATIC ITALIA/ALBANIA/MONTENEGRO 2021-2027 apre ufficialmente i battenti ad Agnone. Un importante risultato per apportare valore aggiunto al territorio rurale di Agnone e dei comuni adiacenti rientranti nell’Area SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) Alto Medio Sannio per migliorare l’accessibilità e la mobilità dei territori.
“La partecipazione del Comune di Agnone al progetto “SMART LAND” –comunica il sindaco Saia- rientra nella strategia più generale dell’Amministrazione di migliorare la mobilità nell’Area Interna dell’Alto Medio Sannio. Usare i mezzi pubblici può essere una sfida per chi vive nelle aree rurali. Le connessioni sono spesso poco frequenti, non disponibili la sera, servono i paesi ma difficilmente sono comode per chi vive fuori dai centri abitati. L’obiettivo principale del progetto “SMART LAND” è proprio quello di incrementare e promuovere la qualità media del trasporto pubblico rurale, con lo sviluppo di nuovi servizi di supporto e avviare un processo di automazione, condizioni che potrebbero cambiare la condizione di partenza, creando nuove occasioni per il trasporto pubblico.
I risparmi sui costi operativi con l’automazione potrebbero permettere di offrire servizi migliori con lo stesso budget disponibile oggi, innescando un circolo virtuoso di incremento degli utenti che potrebbe a sua volta favorire un ulteriore sviluppo di servizi alla mobilità. Il progetto SMART LAND che prende avvio in questi giorni si concluderà nel 2025, si avvale di un’importante rete di partenariato: Comune di Cetinje (Montenegro) in qualità di capofila; Unica – Cooperativa Sociale (Lecce); Comune di Lezha (Albania) e il Comune di Agnone in qualità di project partner. Con un valore totale di circa 183 mila euro, “SMART LAND” è cofinanziato dal Programma Interreg I.P.A. SOUTH ADRIATIC ITALIA/ALBANIA/MONTENEGRO 2021-2027.
Ovviamente “SMART LAND” non è, e non può rappresentare la soluzione a tutte le criticità collegate alla mobilità dei nostri territori, ma gli attori locali hanno il dovere di studiare, sperimentare e attuare nuovi scenari legati allo sviluppo di sistemi di mobilità sostenibili e di sviluppi futuri legati all’automazione.
Solo in questo modo –conclude Saia- possiamo gettare le basi per migliorare la qualità della vita e la sostenibilità delle aree rurali nei prossimi decenni”.