Si scrive una pagina di storia importante giovedì 11 aprile a Villa San Michele – frazione di Vastogirardi. Un momento davvero solenne per la piccola comunità altomolisana che, a sedici anni di distanza dalla morte del magistrato Federico Lombardi gli dedica una piazza. Il togato era nato in loco il 28 luglio 1934 e deceduto a Firenze all’età di 74 anni.
Figlio di una famiglia umile, vissuto senza il papà emigrato in America per aiutare la famiglia, cresciuto con la mamma che riusciva ad aiutare nel tempo libero per i piccoli lavori in campagna. Tempi duri e difficili segnati da tanti sacrifici che gli impedirono di continuare gli studi, anche per l’improvvisa perdita della amata madre.
Ma per Federico la volontà d’istruirsi e costruirsi un futuro era una priorità. Nonostante le tante difficoltà, riuscì a conseguire il diploma di scuola media frequentando i corsi serali. Poi l’iscrizione al collegio di Cerreto Sannita (Bn) dove conseguì brillantemente la maturità al termine del liceo classico.
Il sogno era quello di diventare un giudice. Lo ricorda bene Maria Lombardi, allora bambina, sua vicina di casa, che ricorda il suo eloquio appassionato e brillante a fine pranzo, in occasione delle festività civili e religiose. E i complimenti dei commensali che già lo apostrofano, simpaticamente “il giudice”.
Quel forte desiderio coltivato nell’intimo prende forma con l’inizio del percorso universitario alla facoltà di giurisprudenza della Federico II di Napoli. Contemporaneamente riusciva a prepararsi anche a un’attività propedeutica in materia legale.
Il primo traguardo: la vincita del concorso da Cancelliere e la destinazione alla Corte d’Appello di Firenze. Nel capoluogo toscano si laurea e comincia il tirocinio come Uditore Giudiziario. Dopo un periodo a Pistoia, ove svolge le funzioni di Pretore, diviene Magistrato di tribunale a Firenze. Una carriera brillante coronata da attestazioni documentate e processi di risonanza nazionale. Su tutti quello celebrato al mostro di Firenze. Negli anni a seguire svolge funzioni importanti presso la Corte d’Assise e al Tribunale della libertà.
Stimato e benvoluto negli ambienti giudiziari era l’orgoglio della sua “Pagliarone”. Un personaggio che avrebbe meritato un giusto riconoscimento. E così sarà. E lo si deve a Sergio D’Andrea, funzionario di banca in servizio a Isernia, appassionato studioso della storia del territorio, che ha sollecitato l’amministrazione comunale di Vastogirardi a intitolargli una piazzetta nel cuore della frazione.
La storia nella storia. Giovedì prossimo a distanza di 87 anni tornerà un prefetto a Villa San Michele (l’ultima volta risale al 6 maggio 1937 per la posa della prima pietra della Chiesa di San Michele Arcangelo).
Il programma prevede le allocuzioni del Prefetto S.E. Franca Tancredi, del Presidente del tribunale d’Isernia Enzo Di Giacomo, del Procuratore Capo della Repubblica d’Isernia Carlo Fucci ed ovviamente del sindaco Luigino Rosato. La targa posta sulla piazza Federico Lombardi sarà benedetta dal Vicario del Vescovo di Trivento Don Mario Fangio.
Amolivenews realizzerà il reportage dell’evento.