L’antico rito dell’Alta Valle del Volturno non si ferma. Gl’Cierv, la maschera famosa del Molise, torna in scena sotto la catena delle Mainarde per l’ultima domenica di Carnevale, ma in rispetto delle norme anticovid.
Soltanto nove anni fa (2012) – nel corso della sua storia ultrasecolare – la manifestazione dovette arrendersi alla nevicata eccezionale del mese di febbraio. L’anno scorso è riuscita a scampare per un soffio al primo lockdown scattato pochi giorni dopo.
L’edizione 2021, unica ed irripetibile, sarà annoverata negli annali della storia di questo rito ancestrale: per la prima volta la pantomima è inscenata nel perimetro di uno storico palazzo dell’ottocento, alla sola presenza di una troupe televisiva (Io ed il Cameramen). Improvvisata in una location suggestiva e poco conosciuta. Il rito non poteva morire.
E tantomeno la famosa “popolana” che, come detta la tradizione, ha preparato la polenta da offrire al cervo ed alla cerva, scesi dalla montagna per distruggere il paese. E qui la curiosità incalza: l’epilogo di questa edizione estemporanea de Gl’Cierv – al tempo del covid – sarà identico ai precedenti? Chissà.
In attesa della risposta, vi anticipiamo che nel prossimo futuro l’antico palazzo baronale – mai aperto al pubblico – potrebbe diventare la “casa” dell’uomo cervo, ospitare il museo a lui dedicato (attualmente sistemato all’interno di un edificio comunale), e la sede dell’associazione culturale omonima.
Oggi pomeriggio, alle 15.13, su TELEMOLISE DUE, andrà in onda lo speciale suddiviso in sei episodi per la rubrica “Viaggio in Molise”, realizzato da Fabrizio Fusco.
Si tratta di un focus dedicato alla leggendaria maschera zoomorfa dell’Alta Valle del Volturno (contemporaneamente on line sulla pagina facebook di Telemolise e sul rispettivo canale Youtube).
Ciliegina sulla torta, la performance del gruppo molisano dei“Novamusa”- fra i quali il famoso zampognista Piero Ricci. Sono loro che nel corso dei decenni hanno musicato questo evento, sempre partecipato da una folla incontenibile.
Stavolta però i brani sono eseguiti nella location a dir poco da brivido: all’interno di una sontuosa sala da ricevimento del predetto palazzo baronale. E vi confessiamo la sensazione di aver avvisato presenze invisibili durante il mini concerto.
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