Ricopre tutta la facciata dell’edificio sul piazzale del porto, nei pressi della capitaneria, dove è situato il mercato ittico, proprio di fronte alla rotonda delle vele che svincola verso Termoli sud, direzione rio Vivo. L’immagine che sovrasta il dipinto, non può non essere quella di San Basso co patrono della città e soprattutto della marineria termolese. L’idea è di un vriter Alessandro Cristina, artista nel dna che con il suo collega Andrea Ranieri di Ortona, in arte Emeid, ha proposto il progetto al comune dopo un’idea che gli è balzata nel cuore un anno fa.
“ Il giorno della festa di San Basso e della processione in mare, Durante il primo anno della pandemia per la prima volta in assoluto, annullate feste, funzioni, tradizioni, un grande vuoto vissuto con tanta malinconia e con la voglia di fare qualcosa, proprio nel luogo dove sosta la statua del santo nella notte tra la processione in mare e il rito religioso in cattedrale”. Con molta semplicità, l’autore, incontrato lunedì in prima mattinata, è già pronto a riprendere l’esecuzione dell’opera che deve essere pronta tre due giorni. “ aspetto il mio amico- il vriter che collabora con lui– dobbiamo procedere perché qui martedì si svolge l’asta del pesce e dobbiamo togliere le impalcature”.
Ci mostra il modello del progetto quando il tutto sarà completato. Sulla parete destra rimbalza la scritta “ gente di mare “, in alto a sinistra la classica effigie del Santo tratta da un immagine immortalata nell’elegante opera del calendario di Stefano Leone editore. Un San Basso col volto di porcellana, sembra un’immagine tridimensionale. “ Così è resa nei toni e la lucentezza viene dai colori ma anche dalla bravura del mio collega molto in gamba nel dipingere volti e ritratti. Sarà uno spettacolo – continua Alessandro, un passato da giornalista, nelle pagine de Quotidiano del Molise, fino alle 19,46 del 29 settembre 2019, giorno e ora dell’inoltro dell’ ultimo artico, pima della chiusura. Lo dice con amarezza. Ma torniamo alla sua passione.
“ Questo murales riqualifica un edificio e caratterizza la città nella sua tradizione più vera. San Basso, il mare, il porto, i marinai e il loro lavoro.” Lo sussurra quasi, emozionato e convinto. “ Mi piacerebbe poter dipingere sulle pareti delle case popolari. Rinnovare la periferia. Si spera nell’accoglimento di un progetto la cui competenza per il rilascio delle autorizzazioni, è dell’Istituto Autonomo delle Case popolari. Questo del mercato ittico è stato autorizzato dal comune con l’assessore alla cultura Michele Barile e sostenuto da diverse associazioni” quali l’Associazione il Mosaico, il circolo Canottieri Termoli, l’Associazione armatori del Molise, e San Basso7.0.” Lo lasciamo lavorare e toniamo il martedì mattina. La parola è parola e il lavoro è concluso. Un fantasia di onde che coprono il prospetto, il Santo completo con gli abiti della festa, la tiara, il mantello. La scritta bianca che campeggia sulla destra di chi guarda è definita ,ma sembra un’onda che si eleva bianca dal fondo blu. Il dipinto è pronto. Sul piazzale c’è un’ autoarticolato sul quale un addetto fa salire il sollevatore elettrico.
C’è un signore col quale ci fermiamo a parlare, è un termolese verace ed è felice per questa opera. “ E’ un riconoscimento alla città”. La pensa così e non possiamo non concordare. Parliamo del mercato ittico e della sua funzione molto ridotta rispetto al passato anche per via del commercio libero del pesce alla fonte. Ci spiega come funzione l’asta e la bravura dell ’astatore, Franco Catterino, da poco intervistato da Linea Blu. Passa una giovane signora con un carrozzino, chiede che qualcuno si adoperi affinché il comune sostituisca il faro di luce sulla parte alta dell’edificio che è assolutamente inadatto.
Ci mostra, a conferma, una foto scattata la sera prima. I fasci di luce scorrono in maniera diametralmente opposta al dipinto e i riverberi di ritorno ne offuscano i tratti. Al di là di qualche voce critica che come sempre e per ogni cosa, non manca, davanti al mercato ittico, la gente passa e si ferma a guardare non senza un sorriso che è amore ed emozione per il simbolo di un Santo, come San Basso, dipinto in un luogo che per un giorno e una notte all’anno, tra il 3 e il 4 agosto, viene lì esposto all’adorazione dei fedeli e della gente di mare.
Fernanda Pugliese