Un manifesto a firma dei cittadini dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese sul “Diritto alla salute ancora negato..” all’ospedale Caracciolo per annunciare “la protesta ad oltranza davanti la sede regionale fino a quando alle promesse non seguiranno i fatti”. E già una delegazione di alto molisani e altovastesi in settimana prossima sarà a Campobasso per una “battaglia di civiltà” contro “l’ipocrisia, il menefreghismo, la supponenza di chi percepisce fior di quattrini pubblici senza nulla dare in cambio alle nostre bistrattate comunità”. Per questo i firmatari del documento invitano i cittadini, le associazioni, la Chiesa, i sindacati, gli studenti, i disoccupati ad abbracciare la causa.
“Per cambiare questo stato di fatto inconcepibile -–si legge nel documento- l’appello è quello di restare uniti e far sentire il nostro grido di dolore che è quello degli ultimi, degli indifesi ma che, al tempo stesso, con dignità e schiena dritta intendono resistere e lottare per una terra meravigliosa che in molti vorrebbero azzerare. La possibilità di accedere a cure sanitarie soddisfacenti non è una prerogativa bensì un diritto sacrosanto da difendere e far valere in ogni sede, fino all’ultimo respiro”.
La difesa è per un ospedale quale il San Francesco Caracciolo che serve due regioni, quattro province ed oltre 30 mila residenti in prevalenza anziani. “Si chiede ancora l’attuazione del presidio quale struttura di area particolarmente disagiata; la possibilità di tamponare la carenza di infermieri, medici, tecnici e Oss; il mancato potenziamento del Pronto Soccorso; l’attivazione della Day Surgery e degli ambulatori, l’arrivo di una Tac; la nomina di un direttore Sanitario e l’erogazione di servizi essenziali come i Lea. Cose queste che cozzano contro l’indifferenza della maggioranza Regionale, la sordità e cecità dimostrata dai vertici Asrem unita alla mancata azione dei commissari di ‘passaggio’ che fanno sì che in questi territori venga negato quotidianamente il diritto alle cure sanitarie” come affermano ancora i promotori dell’iniziativa.
La protesta si fa ancora più accesa dopo la mancata attuazione della delibera del Consiglio Regionale del 26 giugno scorso che vedeva impegnato il ‘parlamentino molisano’ a rilanciare le attività del San Francesco Caracciolo di Agnone quale unico ospedale di montagna presente in Molise.