E’ irriconoscibile. Il destino del lago di Barrea in autunno è quello di rimanere semivuoto. Tra gli ambientalisti c’è preoccupazione per la fauna ittica e l’avifauna. Lo scenario è devastante. Chi lo ha visto l’ultima volta in estate stenta a crederci. Dal versante di Villetta Barrea è impressionante.
E dal ponte di Civitella Alfedena si riescono ad osservare le piccole correnti che si vanno a ricongiungere al Sangro. Dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il direttore Luciano Sammarone, però conferma la bontà dell’operazione di svuotamento concordata da qualche tempo con Enel ed i paesi ricadenti nell’area.
E’ l’unica forma di prevenzione possibile in vista della stagione delle pioggie per evitare di innondare i paesi a valle. Ma a Barrea c’è chi soffre ogni giorno nel vederlo in quelle condizioni: è Pasetta – Garibaldi, che pur non entrando in merito sulle scelte, sogna il suo lago aspettando la primavera. Ma tra le note liete c’è il ritorno della lontra sulle sponde del sangro.
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