In merito alla lettera inviata dalla Segreteria Regionale ANED dove si paventava lo sciopero delle tre infermiere dal servizio Dialisi dell’ospedale Caracciolo e la risposta delle stesse che prendevano le distanze dal Sindacato affermando che nessuna foma di sciopero era stato artato dalle infermiere stesse la Segreteria puntualizza:
“Questa Segreteria Regionale ANED Abruzzo-Molise nella missiva inviata alle SS.LL. non ha mai inteso affermare o sostenere la tesi da voi pubblicata di uno sciopero del personale medico ed infermieristico del centro dialisi di Agnone (IS), ma riportava unicamente l’opinione dei suoi pazienti tesserati locali, sentiti per le vie brevi, alcuni dei quali, esasperanti, minacciavano loro stessi come forma estrema di protesta il rifiuto di sottoporsi al trattamento dialitico. Non è competenza di questa associazione di emodializzati e trapiantati parlare a nome e per conto del personale medico ed infermieristico, ma unicamente per i suoi soci tesserati, che sono i pazienti.
Si ribadisce, inoltre, che la presenza di n.3 soli infermieri in servizio presso il centro dialisi di Agnone (e non 7, come erroneamente riportato da testata di stampa) non garantisce, per n.15 pazienti in monoturno settimanale, la sicurezza del trattamento emodialitico trisettimale in caso di ferie, malattia, recupero orario del personale infermieristico, in quanto il contingente da assicurare, previsto dalle linee guida riportate vigenti, che si allegano, prevede, oltre ad 1 infermiere AFD, un rapporto di un infermiere ogni 3 pazienti in trattamento aumentato del personale necessario per garantire congedi e altra attività del Centro, per un totale minimo di n.5 unità”.