A chi cerca di screditare i migranti o i figli di persone che sono arrivate da Paesi che non consentono ai loro abitanti un tenore di vita soddisfacente, come dimostrano anche i mugugni di chi ha gratuitamente offeso Lorena Cesarini, la modella di colore, per metà italiana e metà senegalese apparsa a fianco di Amadeus sul palco di San Remo, il Presidente Mattarella, nel corso della cerimonia, che ha dato inizio al suo secondo mandato ha contrapposto parole di grande umanità nei confronti di chi, pur non essendo italiano, ha deciso di volersi stabilire in questo Paese.
A tale proposito mi sembra quindi emblematico il caso di Seydi Malang, il quale da quando, quattro anni fa, è arrivato in Italia, vive ad Alfedena presso l’ Hotel Katia, da tempo convertito a struttura destinata ad accogliere i migranti.
Il ragazzo infatti desideroso di apprendere bene l’italiano e di formarsi professionalmente in vista di un futuro più roseo del passato che si è lasciato alle spalle, separandosi, quando era ancora minorenne, dalla propria famiglia, quotidianamente si dedica allo studio. Infatti, in attesa che lunedì riapra l’ IPSSAR, chiuso momentaneamente a causa del Covid, dove è iscritto al terzo anno del corso in enogastronomia, per non perdere le lezioni le segue da remoto, collegandosi da “casa”, a dimostrazione che, laddove c’è il desiderio di apprendere, anche la cosiddetta DAD, acronimo che sta per didattica a distanza, seppure è stata spesso criticata si rivela un’utile risorsa per i ragazzi che vogliono imparare.
Piergiorgio Rocci