“Siamo sbarcati in un porto delle nebbie, cercheremo di diradarle.”- Con queste parole al vetriolo l’avvocato Iacovino, coadiuvato dalla presenza in videoconferenza dall’avvocato Andrea Ruggiero, ha annunciato di aver presentato opposizione al Giudice delle Indagini Preliminari del tribunale di Campobasso, circa la richiesta di archiviazione proposta dalla Procura della Repubblica dello stesso Tribunale, inerente il procedimento penale incentrato sul numero dei posti letto di terapia intensiva che, secondo il denunziante “ Comitato Dignità e Verità “ presieduto da Francesco Mancini, presente alla conferenza stampa tenutasi nello Studio Iacovino in Campobasso, avrebbe delle falle numeriche nell’assunzione della comunicazione da parte dell’Asrem verso il Ministero preposto, proprio nel periodo più buio della pandemia. – ”
Questa discrasia dei numeri dichiarati, nella falsità dei fatti, ha comportato la mancata attivazione della Cross e la permanenza della Regione in una fascia inferiore a quella dovuta con conseguente pericolo per la sicurezza dei molisani”- ha esposto con veemenza e dovizia di particolari l’avv. Vincenzo Iacovino. – “ I dati che esponiamo sono certificati e pertanto ci sono dei responsabili ben individuati che nella gestione della pandemia non hanno concorso a contenere le cause che hanno portato alla morte ben 580 morti”- torna a tuonare l’avvocato Iacovino, visibilmente preso dalla condizione di grande emotività. Nel percorrere le varie fasi della vicenda si sofferma con forza sulla nomina e l’operato dei consulenti della Procura. –
”Ma è possibile che Pasquale Ferro, il quale ha poi indicato alla procura di essere affiancato dai dottori Catalano e De Blasio, siano stati nominati nonostante il primo, pare in pensione e gli altri prestano servizio presso l’ospedale S. PIO (ex ospedale Rummo) di Benevento dove il probabile responsabile dei fatti denunciati, ovvero il dg Oreste Florenzano, ha ricoperto il ruolo apicale di direttore amministrativo? “- Ha aggiunto poi Iacovino – “ esiste una legge dello stato e sentenze della Cassazione che impongono la nomina di un collegio di consulenti per ipotesi di reati sanitari e non di una singola persona. Questo rende nulla la consulenza e pertanto ne consegue che è nulla la perizia ” -.
Una serie di circostanze ed errori che hanno determinato senza ombra di dubbio una lettura assolutamente forviante e decisamente opposta alla realtà dei fatti , la conclusione a cui son pervenuti gli avvocati Iacovino e Ruggiero che nel ribadire la fiducia verso chi dovrà ripercorrere le fasi degli accadimenti al fine non cassare la possibilità di conoscere la verità dei fatti, resta l’ombra di in serio conflitto di interessi tra molte delle parti coinvolte nel procedimento.
“Speriamo che ogni cosa torni al posto giusto e che la verità processuale sia in linea con la verità dei fatti. Nessuno potrà essere ripagato. Confidiamo in ogni persona chiamata a giudicare. Sappiamo che è una battaglia tra Davide e Golia, ma Davide non perse e diede dimostrazione che a volte credere nella verità fa bene e risulta vincente. Vi terremo informati e mai fuggiremo dalle nostre battaglie di e per la giustizia “– così le ultime parole dell’avvocato Iacovino che a riflettori spenti mostra una parte emotiva forte e decisamente umana.
Maurizio Varriano
Di seguito l’intervista all’avvocato V. Iacovino.