Preparare per due porzioni un uovo di taglierini fini fatti al momento. Tuffare la pasta nel latte bollente aromatizzato con scaglie di bastoncino di cannella e addolcito con zucchero e miele a piacere.
Fare sobbollire qualche minuto e spengere la fiamma. Far riposare la pietanza nella cocottina di servizio e assaporare la specialità. A nonni e bimbi piacciono dolci. (Ricetta della mia nonna Maria Cristina Chimisso)
*Questa tradizione gastronomica dell’Italia centro meridionale, Cilento, Puglia, Basilicata, Molise tipica dell’Ascensione, la salita al cielo di Gesù Risorto, trova forse la sua origine nella consuetudine di donare il latte (in principio latte di capra poi latte vaccino) da parte dei pastori e dei contadini a coloro i quali non possedevano bestiame. Nel dono è intrinseca una valenza apostropaica al fine di porre sotto la protezione divina i raccolti.
Il rito, però, affonda, ancora una volta, le sue radici nell’antichità e, precisamente, risale all’epoca romana. Infatti questo periodo dell’anno, primavera inoltrata, era dedicato a Marte, dio dei raccolti, oltre che della guerra, ed uno dei riti propiziatori era proprio quello di bere il latte fresco forse ricevuto dai pastori.
Campomarino, tuttavia tra gli Arbëreshë del Molise, rappresenta un unicum nella preparazione di questo antico piatto della devozione culinaria.
Angela Carafa
#imiKamarnezëra
Ҫë hahëshi një her
29 të majit Dimjëevindun a Djela të Shënxjunës
Tajulinet ma kjumsht te Shënxjunës
Hahëshën, dhe hahen, ma hare Këmarin, të Djelën te Shënxjunës. Ta një bukur kallarë plo plo ma kjumsht uhët cukër mjalt e kanele dhe kur zjen driten tajulinet të hoja bënur sëllëtu ma ve. Pak shkon e mën hahen ta një poçarele kur u ftohën di ca. Pleq e krjatura i duon shum të ëmbla. (Rëçeta nonos Nenele)